Continuano ad attendere i precari dell’Ente sviluppo agricolo (Esa) che si dicono “sviliti da Musumeci” in attesa da troppo tempo della stabilizzazione.

Il vertice col M5S

“Solo promesse, ma nessun futuro occupazionale per i lavoratori precari dell’Esa”: lo dice il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Di Caro, che ha incontrato una delegazione del personale dell’Ente di sviluppo agricolo per affrontare le problematiche, mai risolte, legate al loro impiego.

Governo aveva promesso la stabilizzazione

“Sono vicino a questi lavoratori – dichiara Di Caro – non è ammissibile che ancora oggi debbano contrattare con l’assessorato dell’Agricoltura sulla durata delle attività stagionali e c’è il rischio drammatico che il loro impiego scenda sotto la soglia delle 179 giornate lavorative. Il governo aveva promesso la stabilizzazione in un nuovo dipartimento dell’assessorato all’Agricoltura, ma per loro il contratto a tempo indeterminato, continua ad essere un miraggio. Sull’Esa vige un silenzio assordante del presidente Musumeci, le sue ultime dichiarazioni – prosegue Di Caro – risalgono al giugno del 2018, all’Ars quando il governatore annunciò la volontà di sopprimere l’Ente di sviluppo agricolo che definì un vergognoso carrozzone della prima Repubblica”.

Stipendi troppo bassi

Durante l’incontro del deputato favarese con i lavoratori sono emersi anche problemi per il personale con contratti a tempo determinato. “La situazione retributiva – dice in merito Di Caro – soffre condizioni di svantaggio con evidenti sperequazioni contrattuali. Sussistono anche diverse irregolarità contabili che causano ritardi nel pagamento degli stipendi. I lavoratori dell’Esa, molti dei quali agrigentini – conclude Di Caro – necessitano di risposte concrete sul futuro occupazionale perché, malgrado il governo regionale, continuano ad essere una risorsa per l’agricoltura siciliana”.