Arrivano 65 milioni e 819 mila euro per i Liberi consorzi di Comuni e le Città Metropolitane della Sicilia. La conferenza fra la Regione siciliana e le Autonomie locali ha deciso di stabilire un primo criterio di riparto per il Fondo istituito con la Finanziaria regionale 2017.

Complessivamente il fondo conta su poco più di 91 milioni di euro, due terzi del quale va in distribuzione in questi giorni. Il criterio stabilito per questa distribuzione delle prime risorse è quello del ripiano dei maggiori oneri trattenuti dallo Stato quale contributo alla Finanza Pubblica.

In pratica per salvare i conti dello Stato da anni ormai il governo centrale chiedi agli Enti Locali un contributo alla Finanza Pubblica che è sempre crescente. Le trattenute operate crescono di anno in anno e pesano su tutti gli Enti Locali tanto che i Comuni sono spesso sull’orlo del dissesto. Questo contributo pesa in maniera ancora più consistente sulle ex province abrogate in tutta Italia in base alla legge Delrio parzialmente recepita in Sicilia dopo numerosi tentativi di riforma autonoma nessuno andato utilmente in porto (riforma Delrio compresa e oggi nuovamente sotto esame all’Ars).

La diminuzione della spesa imposta quest’anno alle nove ex province ammonta proprio a 65 milioni e 819 mila euro in più rispetto al taglio già operato lo scorso anno  e porta complessivamente i tagli operati ai trasferimenti nei confronti delle ex Province a 197 milioni e458 mila euro circa. In cinque anni si è arrivati a più che dimezzare i trasferimenti.

Il taglio previsto nel 2017 sarà compensato, però, con fondi regionali. In conferenza Regioni Autonomia locali è stato, così, stabilito il riparto in questi termini: Agrigento otterrà 5 milioni e 879 mila euro; Caltanissetta 4 milioni e 67mila euro, Catania 13milioni 378mila euro, Enna 3milioni 335, Messina 8milioni 562mila euro, Palermo 14milioni 578mila euro, Ragusa 4 milioni 5673mila, Siracusa 5milioni 888mila e infine Trapani 5 milioni 555mila euro.

Restano da distribuire nei prossimi mesi contributi regionali poco più dio 25 milioni di euro.

“E’ un criterio equo quello stabilito in sede di Conferenza Regione-Autonomie Locali -. dice a BlogSicilia l’assessore Luisa Lantieri – e tende ad azzerare l’effetto dei tagli pretesi da Roma garantendo il funzionamento sei servizi essenziali nelle ex province. Certo resta una differenza fra le tre Città Metropolitane dove esiste un livello decisionale ovvero quello dei sindaci dei capoluoghi rispetto ai Liberi Consorzi ancora commissariati. Ma quale che sia la situazione politica di questi Enti intermedi senza risorse sarebbe impossibile qualsiasi tipo di gestione”.

Si tenta di mettere un argine all’emorragia di risorse dovuta al contributo di ripiano della Finanza Pubblica ma gli Enti intermedi restano comunque nel limbo normativo

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