“Elisa”, sta bene. Continua a far discutere l’opera posta ai Quattro Canti di Palermo in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza del trentennale per le stragi di mafia. Secondo quanto raccontato da alcuni presenti, dopo alcune ore di funzionamento infatti, il braccio meccanico è caduto al suolo, scatenando un boato avvertito dai pedoni in transito.

Il braccio avrebbe iniziato lentamente a danneggiare il basolato emettendo degli strani suoni, per poi cadere e rovinare il piano di cemento armato posto alla base. Non tutto, però, è come era sembrato.

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“Percorso emozionale dell’opera”

In realtà, sembra che non si sia trattato di un incidente come è sembrato ai passanti. Si tratta, invece, del normale percorso ‘emozionale’ dell’opera. Il braccio si muove, fa le sue evoluzioni così come previste poi, ad un certo punto del percorso, cade rovinosamente e danneggia la base. E’ un simbolo, come ha ben spiegato Vittorio Sgarbi.

Nei giorni scorsi sull’opera ai Quattro Canti

Un’opera voluta dal Comune di Palermo in occasione della ricorrenza del 23 maggio, composta appunto da un esagono in cemento armato sul quale è stato poggiato il braccio meccanico di un escavatore. Un’opera di denuncia contro l’abusivismo edilizio e i relativi legami con gli ambienti mafiosi. La struttura è composta da materiali quali l’acciaio vetro e cemento. Elementi impiegati per comporre macchine che spingono gli stessi a raggiungere i loro limiti. Lavori che, nei giorni scorsi, hanno fatto storcere il naso ai puristi del centro storico, che attendevano di capire che tipo di impatto visivo avrebbe avuto l’opera su uno dei punti focali della città.

“Installazione provvisoria, non è invasiva”

Dopo la polemica scoppiata sui social relativamente al completamento della rosa dei venti in via Amari, si è scatenato dunque un nuovo caso mediatico. Un dibattito sul quale, il 10 maggio, l’assessore alle Culture Mario Zito ha cercato di gettare acqua sul fuoco, partendo dal fatto che l’opera avrà una durata temporale limitata.

Si tratta di un’opera assolutamente provvisoria, nulla di definitivo. Il progetto è stato approvato dalla Sovrintendenza e dagli uffici competenti. Riguarda le celebrazioni in memoria del trentennale delle stragi di Falcone e Borsellino. Al momento, non conosco le specifiche dell’opera. Fa parte del programma delle celebrazioni coordinate dalla fondazione”.

 

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