Il cantiere della discordia in centro città

Installazione per il trentennale delle stragi ai Quattro Canti, si divide l’opinione pubblica (VIDEO)

Dopo la polemica scoppiata sui social relativamente al completamento della rosa dei venti in via Amari, si è scatenato il caso sull’installazione in corso di definizione ai Quattro Canti e relativa alla ricorrenza del trentennale delle stragi. Un’opera dell’artista vicentino Arcangelo Sassolino composta da materiali quali l’acciaio, il vetro o il cemento. Elementi impiegati per comporre macchine che spingono gli stessi a raggiungere i loro limiti.

Dal Comune: “Installazione provvisoria, non è invasiva”

A spiegare le caratteristiche e le tempistiche dell’opera è l’assessore alle Culture del Comune di Palermo Mario Zito. “Si tratta di un’opera assolutamente provvisoria, nulla di definitivo. Il progetto è stato approvato dalla Sovrintendenza e dagli uffici competenti. Riguarda le celebrazioni in memoria del trentennale delle stragi di Falcone e Borsellino. Al momento, non conosco le specifiche dell’opera. Fa parte del programma delle celebrazioni coordinate dalla fondazione”.

“La scelta del luogo sarà spiegata al momento dell’inaugurazione – spiega l’esponente della Giunta Orlando -. Tutta la città sarà coinvolta in questi momenti di ricordo. Il passagggio per le auto comunque c’è, altrimenti non sarebbero state date le autorizzazioni. Il cantiere si dovrebbe concludere entro il 23 maggio. Comunque ci tengo a sottolineare che l’opera è provvisoria, un’installazione di public art. Nessuno dimentica che si tratta di un tratto viario centrale per la città, anche in vista delle prossime celebrazioni di Santa Rosalia”.

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Arcoleo (PD): “Bisogna accelerare i tempi dei cantieri”

Un cantiere che però sta causando disagi ai mezzi turistici in transito, nonchè una sequela di polemiche all’interno del mondo social. Dibattito che si è spostato anche sul fronte politico, dove prova a smorzare i toni il capogruppo del PD Rosario Arcoleo. L’esponente Dem, pur essendp d’accordo con l’installazione, vorrebbe più velocità nell’esecuzione degli interventi.

Il vero tema è relativo alla durata dei lavori. Dobbiamo fare in modo che questa tipologia di interventi debba terminare nel più breve possibile. L’iniziativa è bella, così come il progetto di valorizzare i beni della città. Ma bisogna farlo in maniera celere perchè il capoluogo ha la necessità di garantire il flusso dei pedoni e dei mezzi”.

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Argiroffi: “C’è questione di metodo”

Parla di “problema di merito” la consigliera comunale di “OsoGiulia Argiroffi. L’ex pentastellata non si sbilancia sulla qualità dell’installazione, che attende di vedere completata prima di dare un giudizio. “Non ho visto l’opera. Non escludo a priori che quello possa essere il posto migliore dove mettere l’installazione, visto che è il centro della città. L’albero natalizio, ad esempio, è stato messo lì ed era bello ed elegante. C’è sempre la questione di metodo, anche alla luce dell’andamento messo in campo sulla ‘rosa dei venti’“.

Randazzo: “Riflettere su distanza fra politica ed ambienti mafiosi”

Polemica lanciata dall’ex capogruppo del M5S Antonino Randazzo, che sposta sul piano politico le considerazioni in merito al trentennale. “Penso che, relativamente alla ricorrenza, dovremmo domandarci se in questi trent’anni la politica ha invertito la tendenza rispetto a quelle che possono essere le vicinanze ad ambienti mafiosi o pseudo-mafiosi. L’installazione lascia il tempo che trova. C’è un candidato sindaco sostenuto da Dell’Utri e Cuffaro. La città dovrebbe fare una riflessione su questo, non sull’installazione temporanea“.

Gelarda: “Orlando si è dimenticato del presente”

Giudizio, quello sull’opera, che non dà nemmeno il capogruppo della Lega Igor Gelarda. L’esponente del Carrocio però sottolinea ‘l’incoerenza’ dell’attuale sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Non sono contro il progetto. La zona è particolarmente frequentata. Se viene vista dai più giovani è una cosa buona. Semmai il problema sta da un’altra parte. Il ricordo deve essere dentro di noi. Ma la verità è che il sindaco sta ricordando una data importante per la città dimenticando il presente. A me non fa impressione che l’opera venga messa lì, ma non mi stanno bene le condizioni complessive visto che Orlando si è dimenticato completamente dei suoi cittadini”.

 

 

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