Scoppia spontanea la rabbia dei lavoratori di Almaviva che rischiano il posto dopo il passaggio dei servizi da Alitalia alla nuova compagnia Ita che ha messo in campo una gara assegnandola senza attivare la clausola di salvaguardia che avrebbe fatto transitare i lavoratori con il nuovo gestore dei servizi.

Una protesta spontanea blocca la stazione Notarbartolo

Manifestazione spontanea questa mattina dei lavoratori del call center Almaviva a Palermo. I dipendenti che vedono svanire il posto di lavoro dopo che la società ha perso la commessa Alitalia che passerà alla Covisian. I lavoratori si sono dati appuntamento alla stazione Notarbartolo per cercare di raggiungere l’aeroporto. “Una manifestazione pacifica – dice Rosy Contorno della Uil – per cercare di sensibilizzare tutti sulla vertenza a poche ore dall’incontro ministeriale per affrontare la vertenza”. I lavoratori non sono riusciti a raggiungere lo scalo Falcone Borsellino.

La tensione è alle stelle

“Situazione è critica – dichiara Francesco Assisi segretario generale della Fistel CISL Sicilia – temiamo reazioni incontrollabili da parte dei lavoratori se dall’incontro Ministeriale non emergeranno sviluppi positivi per la vertenza”.

Disagi ma nessuno stop ai treni

La protesta ha creato disagi per la presenza die manifestanti ma è stata civile e non ha comportato alcuno stop al traffico ferroviario

Il corteo della scorsa settimana

A Palermo la scorsa settimana si era tenuta la manifestazione autorizzata dei lavoratori del call center Almaviva. I lavoratori si erano concentrati in via Cordova per poi proseguire verso il teatro Politeama. Giovedì scorso per le centinaia di dipendenti del call center era il giorno dello sciopero generale indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc.

Al centro del contendere c’è proprio la clausola sociale che non sarebbe stata applicata nel passaggio dalla vecchia Alitalia alla nuova compagnia ITA. La nuova azienda che ha preso il posto di Almaviva non avrebbe intenzione di riassorbire il personale del call center che deteneva la vecchia commessa, o almeno, non assorbirebbe tutto il personale. Da qui la protesta dei sindacati di categoria che va avanti ormai da settimane e culminata stamani con lo sciopero generale.

Cosa chiedono i lavoratori

“Rispondiamo da vent’anni per Alitalia e rischiamo di perdere il nostro lavoro se non verrà applicata la clausola sociale che ci permetterebbe di continuare a lavorare per Ita – affermano i lavoratori nell’appello -. Siamo abituati a rispondere alle vostre telefonate, per darvi aiuto e supportarvi. Ma questa volta siamo noi a chiamarvi per lottare con noi, perché la nostra città non perda questa realtà lavorativa che le appartiene da vent’anni. Palermo sostienici e scendi in piazza con noi”.

Niente di fatto negli incontri precedenti

L’ennesima protesta è stata organizzata dai sindacati dopo aver constatato lo stallo della vertenza nonostante i due incontri al ministero del Lavoro e per sottolineare “la mancanza di certezza riguardo all’applicazione della clausola sociale ai lavoratori”. Da qui l’appello dei lavoratori per chiedere il coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni, a sostegno della vertenza che coinvolge per 570 lavoratori palermitani.

Le richieste a Musumeci

I sindacati hanno inoltre inviato richieste d’incontro urgenti al presidente della Regione, al presidente dell’Assemblea regionale e un’audizione presso la V commissione Lavoro dell’Assemblea regionale, al fine, dicono “di garantire il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni del territorio, a sostegno di una vertenza che coinvolge per primi i 570 lavoratori palermitani, ma rischia di generare un effetto di trascinamento su tutto il comparto delle telecomunicazioni che in Sicilia coinvolge oltre 18 mila addetti”.

“Ricevere lavoratori e sindacati”

“Ho sostenuto la richiesta dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali di Almaviva di poter essere ricevuti dal presidente dell’Ars Gianfranco Micciche, che ho contattato e ringrazio per l’attenzione che ha dimostrato per questa vertenza: l’incontro dovrebbe svolgersi la prossima settimana, è importante che si tenga questo incontro con colui che rappresenta l’intero parlamento regionale”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars che questa mattina ha incontrato i lavoratori Almaviva durante una manifestazione in piazza Politeama legata al passaggio del call center da Alitalia ad Ita che mette a rischio il bacino di 621 dipendenti. “È necessario che in questa difficile fase della vertenza il parlamento siciliano sia concretamente a fianco dei lavoratori Almaviva”, conclude Lupo.

Incontro al Ministero

“Questo pomeriggio all’incontro con il Ministero del Lavoro, Covisian ha confermato, nei fatti, la mancata applicazione della clausola sociale. E’ una posizione che è stata rigettata dalle organizzazioni sindacali ,oltre che dalla nostra amministrazione comunale. Non è possibile che Ita scelga di non applicare il Contratto Collettivo di lavoro del Trasporto aereo assumendo le lavoratrici ed i lavoratori Alitalia, mentre Covisian scelga di non applicare la clausola sociale che vede committente la stessa Ita .C’è bisogno di una iniziativa chiara e convincente del Governo che veda coinvolto il Ministero dello Sviluppo economico. Al Ministro del Lavoro Andrea Orlando facciamo appello perché riconduca alle regole, alle leggi ed ai contratti la tutela dei diritti delle lavoratrici , dei lavoratori coinvolti in questa vertenza e garantisca la loro prospettiva occupazionale. La via maestra per salvaguardare un settore come quello dei call center è quella della buona occupazione ,non quella dell’uso ricorrente agli ammortizzatori sociali , affermando il rispetto della clausola sociale senza scorciatoie. Infine ai due Ministri ricordiamo che nel Mezzogiorno non possiamo permetterci il costo sociale di perdere ancora lavoro” dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Lavoro del Comune di Palermo, Giovanna Marano.

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