Raid negli uffici dello Stato Civile del Comune di Palermo che si trovano in piazza Giulio Cesare. Qualcuno è entrato la scorsa notte e ha messo a soqquadro tutti i piani dove ci sono i servizi anagrafe ed elettorale. Sono stati divelti tutti i cassetti chiusi e gli armadi. Sono stati gettati a terra stampanti e computer.

I vandali hanno anche portato via soldi trovati nei cassetti e materiale di cancelleria. “Stiamo facendo l’inventario di quanto manca – dice l’assessore al persone Dario Falzone – Nel palazzo non ci sono telecamere”.

Anche entrare non è stato difficile. I dipendenti affermano che la porta d’ingresso non è corazzata e aprirla è tutt’altro che difficile. Le indagini sono condotte dalla polizia. Resta il fatto che la zona della stazione centrale di Palermo ormai è al centro di furti e razzie. Proprio come ha denunciato il parroco della chiesa di Sant’Antonino Fra Gaetano Morreale che dopo l’ennesimo furto subito in chiesa ha deciso di chiuderla per proteggersi.

I ladri hanno fatto razzia del magazzino delle Reset che si trova al quarto piano degli uffici comunali in piazza Giulio Cesare a Palermo. Sono stati portati via detersivi e materiale di cancelleria.

Al secondo piano sono stati portati via i soldi e bolli agli uffici dello Stato Civile dove si pagano i certificati. Le indagini sono condotte dalla polizia e sono intervenuti anche gli agenti della Scientifica per risalire alle tracce degli autori del raid che ha messo a soqquadro i quattro piani del palazzo.

Furto in sacrestia, i frati ‘Chiudiamo la chiesa lo Stato non ci tutela’

E’ entrato in sacrestia approfittando di un momento in cui i frati erano impegnati a dire messa e i volontari a iniziare a programmare le attività della giornata.

Cercando di fare meno rumore possibile un giovane è entrato nella chiesa di Sant’Antonino a Palermo a due passi dalla stazione, ha aperto la borsa di una volontaria che era lasciata appoggiata ad un mobile e ha preso il portafoglio e il cellulare.

Le immagini del sistema di videosorveglianza nella chiesa, installato dai frati dopo i numerosi furti anche tra i banchi della parrocchia durante le celebrazioni riprendono tutta la scena.

“Siamo stati costretti a chiudere la chiesa – dice il parroco Fra Gaetano Morreale– perché lo Stato non ci tutela. Non possiamo rischiare ancora. Abbiamo chiesto più volte controlli e più sicurezza nella zona della stazione.

Questa mattina qualcuno è riuscito ad arrivare fin dentro la sacrestia e rubare così impunemente. La donna derubata ha presentato la denuncia in commissariato”.

 

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