Il ritorno di Ruggero Razza sulla poltrona di assessore alla sanità agita il mondo politico. Arrivano, forse per la prima vota, reazioni forti dall’opposizione,oltre al logico ed evidente plauso degli uomini di Musumeci.

Nomina indecente peri 5 stelle

“La rinomina di Razza? Indecente: l’ennesimo atto di egoismo di Musumeci che mette in primo piano i propri interessi e quelli della sua ricandidatura davanti a quelli della salute pubblica e dei siciliani. Questo suo atto di arroganza conferma, ove c’è ne fosse bisogno, che quando il presidente si muove fa solo danni. Ci verrebbe da dire, meglio quando è in catalessi, come al solito” affermano il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro e i componenti 5 stelle della commissione Salute di palazzo dei Normanni, Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca.

“Premesso – dicono i deputati 5 stelle – che l’assessore rientrante andava messo da parte anche prima dell’inchiesta della magistratura per la sua manifesta incapacità, tanto da fare presentare alle opposizioni una mozione di censura nei suoi confronti, non comprendiamo cosa sia cambiato dal momento delle dimissioni ad oggi. A questo punto ci chiediamo perché Musumeci le abbia accettate, facendo ora questa retromarcia che sa dell’ennesima beffa ai siciliani. Razza in ogni caso rimane l’assessore che era consapevole del fatto che veniva artatamente alterato il denominatore del rapporto tra tamponi positivi e tamponi effettuati. Alla luce di questo, quale credibilità può avere un assessore simile?”.

Musumeci doveva mostrare di essere ancora ‘il capo’

Ma il commento più forte arriva dal Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava al ritorno di Ruggero Razza nella Giunta regionale “C’erano e ci sono molteplici motivi di opportunità che avrebbero dovuto suggerire a Musumeci di non procedere a decidere il ritorno di Ruggero Razza alla guida dell’Assessorato alla salute. Ma su queste evidenti ragioni ha prevalso la volontà di piegare l’interesse della Sicilia alle esigenze politiche del presidente della regione. Il tutto dopo aver lasciato, nei mesi più caldi della campagna vaccinale, l’assessorato e la macchina regionale senza una guida”.

Per Fava, “alla vigilia di una nuova stagione di nomine, unico vero collante del governo regionale, Musumeci doveva dimostrare di essere ancora alla guida di una coalizione che nei fatti non esiste più, con un governo che produce solo spartizione di poltrone e non un solo singolo atto nell’interesse dei siciliani”.

La Festa della Repubblica si chiude nel peggiore dei modi

Non va per il sottile neanche il segretario del Pd “La staffetta Musumeci-Razza alla salute si chiude nel peggiore dei modi nel giorno in cui si festeggia la Repubblica: il delfino è infatti tornato sulla tolda di comando dell’assessorato alla Salute, come ci fa sapere Musumeci con un comunicato, dopo settimane di sussurri e campagne social abilmente orchestrate. Il Partito Democratico è sempre stato critico sulla gestione della sanità in Sicilia da parte di Ruggero Razza a prescindere dall’indagine giudiziaria in cui è coinvolto e da cui gli auguriamo di uscire indenne”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, sulla nuova nomina di Ruggero Razza alla guida dell’assessorato alla Salute.

“Sono decine gli atti parlamentari presentati per denunciare le inefficienze del sistema sanità in Sicilia – prosegue Barbagallo – voluto da Razza, di cui abbiamo anche chiesto la sfiducia nel suo primo mandato. Le nostre perplessità – aggiunge – si sono rinvigorite durante l’interim di Musumeci che non si è mai degnato di venire all’ARS a rispondere e confrontarsi sulle falle registrate nella gestione dell’emergenza covid ma anche negli ospedali con interi reparti ordinari abbandonati a loro stessi, senza medici e poco personale sanitario. E’ solo una questione di potere e poltrone: la Sicilia affonda ma con ritorno di Razza Musumeci è contento, tutto il resto non conta”.

Una notizia auspicata da settimane

Plaude Diventerà Bellissima “Il ritorno di Ruggero Razza alla guida dell’assessorato regionale alla Salute è certamente una buona notizia, non a caso auspicata in queste settimane da sindacati e operatori del settore. Ciò consentirà, infatti, di portare a compimento il percorso di riqualificazione e potenziamento della Sanità siciliana che dal suo insediamento ha già raggiunto tappe fondamentali, come la nuova rete ospedaliera, migliaia di assunzioni e stabilizzazioni, decine di cantieri negli ospedali e notevoli risultati nel contrasto a una terribile emergenza globale come il Coronavirus” sostiene Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars del Movimento del Presidente.

“Esprimo compiacimento per il ritorno dell’amico Ruggero Razza alla guida dell’assessorato regionale alla Salute. Avevamo tutti sperato, il giorno doloroso delle sue coraggiose dimissioni, riprendesse a breve il suo posto” con queste parole, infine, Marco Intravaia, esponente di Diventerà Bellissima e segretario particolare del presidente della Regione Nello Musumeci, ha accolto la notizia, attesa già da giorni, del rientro in giunto di Razza. “La Sicilia – ha continuato Intravaia – ha bisogno di un uomo onesto e un politico perbene come Ruggero. L’assessore Razza non ha risparmiato energie, si è speso giorno e notte durante i mesi più duri della pandemia, metterà la sua competenza e serietà a disposizione della “ricostruzione” post Covid. A lui un bentornato e buon lavoro”.

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