Roberto Lagalla prova a trovare la quadra nel centrodestra sul rinnovo delle governance delle società Partecipate. Il primo cittadino si dice vicino ad una sintesi, tanto da annunciare una risoluzione del problema entro la fine di febbraio. Dopo il rinvio di dicembre, dettato anche dall’esigenza di approvare i bilanci, e il nulla di fatto di gennaio, con il sindaco concentrato sull’accordo con lo Stato, nel mese più freddo dell’anno le anime del centrodestra sembrano vicine a trovare quiete. A dare la spallata decisiva sembra essere stato il caso montato all’interno di Gesap, con l’attuale amministratore delegato Giovanni Scalia che si dice essere vicino a dare le dimissioni dopo lo stop imposto dal socio di maggioranza ad alcuni concorsi per reclutare tre figure dirigenziali all’interno della Partecipata dell’aeroporto.

Lagalla: “Nuova governance entro febbraio”

Ed è proprio sulla società che si occupa dello scalo Falcone-Borsellino che Roberto Lagalla si è concentrato questa mattina, nella conferenza stampa organizzata a Palazzo d’Orleans dedicata al tema del caro voli. “Affideremo alla nuova governance aeroportuale, che nominerò entro fine mese, un incarico delicato. Primo fra tutti, elevare il valore commerciale dell’aeroporto di Palermo”.

Una strategia in cui rientra un piano integrato d’offerta con lo scalo di Trapani, anche se il primo cittadino chiude a chiare lettere le porte, almeno per il momento, ad una fusione. “E’ chiaro che dal punto di vista operativo non si potrà tenere conto di un’offerta integrata fra Palermo e Trapani. Questo non significa che ci saranno le condizioni per parlare di fusione, che contempla tempi più lunghi. Ma occorrerà da subito un lavoro coordinato dal punto di vista funzionale e di servizi. Un incarico step by step ma rompendo il diaframma che aveva tenuto separate le offerte dei due aeroporti”.

Riggio favorito per la poltrona di Ad, derby in Fratelli d’Italia per la presidenza

Ambito nel quale il sindaco ha poi esteso il discorso a tutte le società partecipate. “Le nomine dovranno essere fatte delle assemblee. Stiamo vagliando le proposte in seguito al bando del Comune. Siamo ormai nell’imminenza della convocazione. Ritengo che entro la fine di questo mese sarà una pratica già archiviata“. Un discorso che parte proprio dalla Partecipata dell’aeroporto. Poltrone ambite da tutti gli attori del centrodestra, ma sulle quali sembra essersi trovata una quadra definitiva. Ciò al netto di alcune difficoltà burocratiche.

Favorito per il ruolo di amministratore delegato è Vito Riggio. Un profilo di indiscussa esperienza quello dell’ex presidente dell’Enac, sul quale si presenta alcuni ostacoli dettati dallo Statuto. Nulla di insormontabile comunque, vista anche la fiducia che il nome di Riggio riscuote sia dal presidente della Regione Renato Schifani che dal sindaco Roberto Lagalla. Si paventa invece un derby in casa Fratelli d’Italia per la presidenza. Giuseppe Milazzo punta sull’ex sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, anche se una corrente minoritaria del partito propende per Enrico Sanseverino, avvocato penalista.

Le altre Partecipate e i problemi burocratici

Problemi burocratici che si confermano anche all’interno delle altre società Partecipate. Con riguardo ad Amat ad esempio, il favorito a succedere al profilo di Michele Cimino rimane Domenico Macchiarella, nome vicino all’ala del deputato regionale Edy Tamajo. Il problema è formale, visto appunto il precedente incarico ricoperto da Macchiarella fra i ranghi di Amg.  Una situazione sulla quale rimane in vigile attesa Angelo Pizzuto, ex presidente dell’Aci e uomo di fiducia dell’assessore regionale Alessandro Aricò. Proprio a proposito della società che si occupa dell’illuminazione pubblica a Palermo, la scelta del successore dovrebbe andare alla Lega, con Francesco Scoma in pole position.

L’ala della Nuova DC avrebbe optato per scegliere il futuro presidente di Sispi. Ruolo per il quale rimane favorito il democristiano Pippo Enea. Anche qui c’è un problema di stampo burocratico, legato al titolo di studio posseduto dallo stesso Enea. Da capire adesso che scelta effettuerà Totò Cuffaro. Pochi dubbi invece su Rap dove, con ogni probabilità, Girolamo Caruso dovrà lasciare il posto a Giuseppe Todaro, amministratore delle Operazioni e Servizi Portuali, dato fra i papabili in passato per un posto di punta in Gesap. Un quadro che sembra quindi definito ma sul quale potrebbe esserci colpi di scena.

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