Mentre a Palermo si susseguono le proteste dei percettori, a Roma sui va avanti dritti verso la modifica del reddito di cittadinanza. Il testo con le novità è passato alle competenti commissione, ora si attende la fiducia sull’intera manovra ma dovrebbe essere una formalità, considerando che il governo ha saldi numeri in maggioranza. Ecco cosa andrà a cambiare nel sistema di elargizione del sussidio.
Solo 7 mesi per chi è occupabile
Anzitutto il reddito di cittadinanza resterà per tutto il 2023 per i non occupabili, per gli over 60 e per chi ha minori a carico. Per tutte le altre “categorie” di percettori, quindi per chi può potenzialmente lavorare, sarà elargito per soli 7 mesi. E l’indennità sarà corrisposta solo con l’obbligo di accettare un’eventuale offerta di lavoro. E qui si collega un’altra importante novità. Cambierà infatti il criterio dell’“offerta congrua” che sino ad oggi è considerata tale se la proposta di lavoro è in una sede entro 80 chilometri. Oppure se raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici. Questa misura però è stata cancellata da un emendamento. Comunque ci saranno dei paletti, come ha fatto intendere il sottosegretario, Claudio Durigon. Saranno però stabiliti a gennaio da un decreto del ministero del Lavoro.
Cambia l’impostazione
Fino ad ora il Reddito di cittadinanza si può prendere per 18 mesi rinnovabili, dopo una sospensione di un mese, ogni volta che ricorrano i requisiti. Con questa impostazione passati i 7 mesi in formazione, se l’interessato non ha ancora un lavoro, potrebbe in teoria chiedere nuovamente il Reddito. Ma al massimo per 12 mesi e con un importo tagliato del 25%.
Per i giovanissimi
Per chi ha tra i 18 ed i 29 anni sarà introdotto come parametro per ottenere il reddito di cittadinanza quello dell’obbligo scolastico. Vale a dire che per percepire il sussidio bisognerà terminare la scuola dell’obbligo oppure fare percorsi di formazione funzionali. Cambia anche la modalità del cosiddetto bonus affitto. Nel senso che sarà sempre riconosciuto ma non passerà più dalle mani del percettore, bensì verrebbe versato direttamente al proprietario dell’immobile.
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