E’ stato identificato dalla Polizia l’autore delle minacce alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, personale della Polizia Postale e della Digos ha eseguito una perquisizione nei confronti di uomo di 27 anni, disoccupato, residente nella provincia aretusea, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del Presidente del Consiglio.

 

 

 

“Veramente attenta, finiscila co’ sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza senno’ ti ammazzo ma lo capisci?”. Sono alcuni dei messaggi, riportati dall’account Twitter di Fratelli d’Italia,  che hanno contenuto analogo ad altre minacce social alla premier per le sue politiche sul reddito di cittadinanza.

La solidarietà di Schifani

“Al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, fatta bersaglio assieme alla figlia di violenti attacchi via social, vanno i miei più profondi sentimenti di solidarietà e di rinnovata stima per l’azione che sta portando avanti anche sulla necessaria rivisitazione del reddito di cittadinanza”.  Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che aggiunge: “Confidiamo nel lavoro della forze di polizia che, siamo certi, identificheranno quanto prima l’autore di queste frasi sconsiderate, manifestate vigliaccamente attraverso una piattaforma social, che non fanno altro che alimentare odio”.

Musumeci: “Condanna sia unanime”

“Le vili, ulteriori minacce via web arrivate a Giorgia Meloni e alla sua figliola sono l’ennesimo atto vile di chi si nasconde dietro una tastiera e continua a soffiare sul fuoco della violenza. Ci auguriamo che giunga unanime, da parte di tutte le forze politiche, la condanna verso questo ennesimo episodio di intimidazione nei confronti del Presidente del Consiglio. Se pensano, così facendo, dì rallentare l’azione del governo hanno sbagliato strategia. Crescono determinazione e tenacia, per tirare l’Italia fuori dal pantano”. Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.

La solidarietà della politica

“Fomentare rabbia sociale per raccattare qualche voto è pericoloso. Spero che Giuseppe Conte ci pensi un minuto e condanni senza esitazione questi violenti”, twitta infatti a sera inoltrata il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli, la cui voce spicca insieme a quella del sottosegretario all’Attuazione del programma di Governo Giovanbattista Fazzolari, convinto che le gravi minacce siano “prodotto del clima di odio fomentato dalla narrazione falsa di chi sul disagio sociale cerca di lucrare facili consensi”. Il partito respinge sdegnato le gravi minacce e invita tutte le forze politiche ad essere solidali e a fare altrettanto. “Qualcuno sta fomentando queste piazze. Qualcuno sta armando le mani di questi folli che poi decidono di minacciare e spingersi oltre”. Sono le parole della capogruppo FI al Senato, Licia Ronzulli, che all’arrivo a Palazzo Chigi per il vertice di maggioranza sulla manovra.

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