Il Reddito di cittadinanza torna ad infiammare la campagna elettorale di Palermo ma stavolta con una polemica che vede al centro il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla

“Non demonizzo RdC ma va migliorato”

“Il reddito di cittadinanza è una conquista civile certamente da migliorare e da difendere. Non ha abolito la povertà, non ha creato lavoro, non è la panacea di tutti i mali del Paese, così come invece è stata presentata. Tuttavia ha contribuito alla tenuta sociale, soprattutto in una delle fasi più complicate della nostra storia recente. Non lo demonizzo, auspico che sia rimodulato soprattutto in termini di politiche attive del lavoro e della formazione professionale” dice proprio il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla. “Nel corso di queste settimane di campagna elettorale – aggiunge – sto incontrando tante donne e uomini che lo percepiscono e tutti mi dicono: ‘Vogliamo essere utili alla città, lavorare per Palermo ‘. A loro rispondo: ‘Lo sarete'”.

Lagalla smentisce Salvini e Meloni

Immediata la reazione 5 stelle secondo cui Lagalla starebbe smentendo i suoi stessi alleati. Roberto Lagalla,  sottolinea Davide Aiello, deputato palermitano del M5S componente della commissione Lavoro’ “pronunciate da chi, con Giorgia Meloni in testa, vuole abolire questa misura di civiltà introdotta dal Movimento 5 Stelle che nel capoluogo siciliano sta aiutando concretamente 67.200 famiglie per un totale di circa 178.500 persone. È evidente che chi vive nel Palazzo non ha idea di che cosa accade ogni giorno sui territori. La propaganda è una cosa, la vita reale un’altra”.

Conte da Palermo “Lagalla si ricordi chi sono i suoi compagni di viaggio”

Da Palermo il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, in giro per la città insieme al candidato sindaco Franco Miceli manda a dire a Lagalla che i suoi alleati stanno conducendo una battaglia per abolirlo.

La delegazione 5 stelle in commissione lavoro

“Il centrodestra faccia pace con se stesso. A Roma Meloni, Santanché, Salvini & co. vogliono abolire il Reddito di cittadinanza, mentre a Palermo il loro candidato sindaco lo usa per farsi campagna elettorale, per paura di perdere voti. Abbiamo finito le parole. Il centrodestra si commenta da solo: quando si dice la coerenza… ” replicano in una nota i senatori e le senatrici del Movimento 5 Stelle della commissione Lavoro di palazzo Madama.

La polemica sulla mafia

Poi, Conte, affronta i temi della mafia durante la visita alla casa Museo Don Pino Puglisi “La politica deve operare scelte chiare: bisogna dare un segnale importante, soprattutto in un territorio come questo, che è ad alto tasso di infiltrazione mafiosa. Non si possono dare segnali ambigui”.

Lagalla su Mafia

“Conte ha ragione: contro la mafia la politica deve fare scelte chiare. E tutti con coerenza le abbiamo compiute. Mai più affermazioni come quella di Beppe Grillo che tempo addietro, proprio qui a Palermo, ebbe a lodare la moralità della mafia. Un pensiero orripilante. Sono portato a credere che nessuno dei candidati a sindaco di Palermo sia così stupido o ingenuo da farsi schiavo della mafia. Sostenere il contrario significa inquinare i pozzi della nostra città, dipingendola sempre come ingenua e genuflessa. Una Palermo falsa ma funzionale a certe narrazioni e carriere”.

 

 

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