Diversi cittadini a Palermo in fila davanti alla postazione decentrata comunale di via Generale Sirtori, che serve i quartieri Malaspina e Noce, non hanno potuto ritirare la tessera elettorale per andare a votare nel proprio seggio.
Fra i cittadini in fila per richiedere il documento elettorale anche l’ingegnere Giuseppe Maniscalco: “A mezzogiorno – dice – in questo ufficio, ma anche in altre postazioni decentrate mi dicono, sono finite le schede elettorali e quindi viene impedita a decine di cittadini la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto per il referendum costituzionale. Ci siamo sentiti dire ‘tornate domani’. L’ufficio alle 13 aveva deciso di chiudere”.
Sul posto è intervenuta prima la Polizia di Stato e poi anche la Digos.
“Ci hanno detto che l’ufficio chiuderà alle 15 – prosegue Maniscalco – che le tessere stanno arrivando speriamo di farcela a ritirare e andare al seggio”.
Si vota infatti sino alle 15. La consultazione riguarda il Referendum costituzionale, le Suppletive del Senato, le Regionali e le Amministrative. Ma in Sicilia gli elettori sono chiamati alle urne solo per il referendum essendo state indette elezioni amministrative per il 4 e 5 ottobre.
Nel primo giorno di votazione, cioè ieri, l’affluenza generale è stata del 39,38% per il referendum e del 41,37% nelle quattro regioni i cui dati sono diffusi dal Viminale.
Per il Referendum sono chiamati alle urne 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Per le Suppletive del Senato gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna (Collegio uninominale 03 Sassari) in 581 sezioni e 326.475 per il Veneto (Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona) in 393 sezioni. Le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interesseranno 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni. Le Amministrative si svolgeranno, invece, in 957 comuni, di cui 608 nelle regioni a statuto ordinario e 349 nelle regioni a statuto speciale: per un totale di 5.703.817 elettori alle urne e 6.756 sezioni. A questi si aggiungeranno 61 comuni siciliani chiamati al voto il 4 e 5 ottobre e altre tre comuni, sempre in Sicilia, al voto a fine novembre in un turno straordinario riguardante le amministrazioni sciolte per infiltrazione della criminalità organizzata.
Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali. Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno alle ore 9 di martedì 22 settembre.
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