Commentando quanto emerso nelle ultime ore, ovvero che il Partito Democratico, stando a quanto pubblicato dall’AGCOM, avrebbe deciso di fare campagna per invitare i cittadini ad astenersi dal partecipare al referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile, Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, dichiara:
«Come può il PD, che porta nel proprio nome il richiamo alla sovranità popolare, svilire così gravemente un istituto fondamentale di democrazia diretta come il referendum? Per una forza politica che vorrebbe fare della partecipazione dei cittadini alle scelte uno dei suoi tratti distintivi, invitare al non voto è incoerenza pura»

Secondo Greenpeace è in atto una strategia di annichilimento del voto referendario: iniziata con il mancato accorpamento del voto sulle trivelle con quello per le prossime amministrative, con conseguente spreco di centinaia di milioni di euro di soldi pubblici, proseguita con la contrazione forzata dei tempi di campagna referendaria, oggi quel disegno passa per l’allontanamento dei cittadini dalle urne.

«Crediamo che gli italiani respingeranno l’invito all’astensione del PD, partecipando numerosi al referendum del 17 aprile, e votando Sì per fermare le trivelle», conclude Boraschi.

E intanto oggi è stato presentato il comitato della destra contro le trivelle. “Intendiamo dare un contributo decisivo, attraverso il nostro impegno concreto, alla salvaguardia del nostro mare, anche come atto politico di reazione al vergognoso appiattimento di Crocetta e del suo Governo agli interessi delle società petrolifere”

Lo ha dichiarato l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, che ha presentato oggi in conferenza stampa il Comitato #‎labellezzanonsitrivella. Si tratta del Comitato referendario, promosso dal movimento civico “Diventerà Bellissima”, che in vista del voto del 17 Aprile, sosterrà le ragioni del Si per dire No alle trivelle. Il Comitato nasce con la finalità di contribuire alla mobilitazione e alla battaglia referendaria in difesa del mare siciliano, della pesca, dell’ambiente e della sostenibilità.

“Crocetta – ha aggiunto Musumeci – non ha avuto neanche la dignità di sostenere la richiesta di consultazione popolare resa invece possibile dall’iniziativa di nove Presidenti di Regione sia di centrosinistra che di centrodestra. A settembre, durante il voto d’Aula, lui e la sua maggioranza Megafono-Pd hanno, di fatto, impedito ai siciliani di ipotizzare un futuro senza trivelle, appiattendosi agli interessi dei petrolieri. Altro che “rivoluzione” in Sicilia: solo sudditanza verso interessi forti e in contrasto con la difesa del mare e della bellezza”.

“Così come anni fa nel Val di Noto ha sottolineato Fabio Granata, protagonista di tante battaglie ambientali, coordinatore del Comitato referendario – anche questa volta fermeremo i petrolieri e i loro servi sciocchi. Le riserve di petrolio dei nostri fondali coprirebbero il fabbisogno nazionale per meno di due mesi. In compenso, Le trivellazioni mettono a rischio il turismo, la pesca, l’ambiente: insomma, tutti i prezzi e i rischi sulle spalle della comunità, tutti i profitti alle compagnie petrolifere”.

“Non lo permetteremo – ha proseguito Granata – e il 17 aprile daremo  una risposta limpida a chi crede di poter continuare a svendere la Sicilia,il suo mare, il suo territorio e il suo paesaggio culturale”.

“Sarà un mese di grande mobilitazione per noi – hanno dichiarato i coordinatori del movimento “Diventerà bellissima”, Alessandro Aricò, Ruggero Razza e Giusy Savarino – perché abbiamo in cantiere tantissime iniziative: cominceremo domenica a Siracusa e poi in tutte e nove le province siciliane, attraverso il nostro movimento civico e d’intesa con molti amministratori locali e diverse realtà dell’associazionismo”.

Alla conferenza stampa, fra gli altri, era presente anche Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

Al comitato ‪#‎labellezzanonsitrivella hanno già dato la loro adesione e il loro sostegno importanti personalità del mondo accademico, della cultura e dell’associazionismo ambientale e culturale. Fra questi, Aurelio  Angelini, Direttore  della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Leandro Jannì, Presidente regionale di Italia Nostra; Sebastiano Tusa, Sovrintendente del Mare; Fulvia Toscano, presidente del festival Naxos legge; Ciccio Rizzo, “Fare Verde”; Costanza Messina, direttrice artistica del “Festival del Paesaggio”; Manfredi Zammataro, segretario dell’associazione consumatori “Codici Sicilia”; Silvia Mazza, storico dell’arte e critico de “Il Giornale dell’Arte”; Ignazio Buttitta, docente dell’Università degli studi di Palermo; Francesca Pedalino, presidente dell’Istituto nazionale di Bio Architettura; Umberto Balistreri, presidente nazionale dei “Gruppi Ricerca Ecologica”; Alberto Samonà, giornalista e scrittore, membro del Cda della Fondazione Piccolo; Ferdinando Croce, presidente di “Vento dello Stretto”; e ancora Gianfranco Fuschi, Livio Marrocco e molti altri.

 

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