“Ho seguito con grande interesse la vicenda politica regionale, convinto come sono della necessità di un netto cambiamento rispetto agli ultimi anni. Sento oggi il bisogno di ricordare ancora una volta e con chiarezza che un un percorso civico fondato su punti programmatici chiari e su un candidato civico, nella persona di un esponente prestigioso e internazionalmente riconosciuto della vita culturale e amministrativa, sono oggi l’unico contributo di novità in Sicilia”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando torna sulla situazione politica regionale e sulla candidatura di Fabrizio Micari, a Governatore della Sicilia, proprio oggi nel giorno in cui il segretario Pd Matteo Renzi da Taormina sta partecipando al primo evento pubblico a fianco dello stesso Micari. 
“Nella nostra regione oggi avanzano da un lato finti movimentismi carichi di ambiguità progettuale e inaffidabilità gestionale e dall’altro una destra a guida leghista ed estremista che tenta di portare in Sicilia scelte e politiche che mortificano diritti, valori e innovazione – continua. Tutto questo avviene mortificando diritti e aspettative dei Siciliani e della Sicilia, in un quadro di accordi e disaccordi nazionali che non tengono conto delle peculiarità e delle necessità dei nostri territori. Ognuno di noi, ogni identità politica, ogni realtà associativa che ha a cuore il futuro democratico e sostenibile della Sicilia, si trova oggi di fronte ad un quadro di drammatica chiarezza. In tanti, io fra questi, stiamo accantonando posizioni di legittimo orgoglio per storie personali e politiche e abbiamo creduto e crediamo in un percorso civico di centro sinistra fondato sulla pari dignità di centro e di sinistra, sulla chiarezza di scelte programmatiche necessarie per una svolta che dia senso alla speciale autonomia siciliana, dopo lunghissimi anni di un suo uso perverso. Oggi come non mai dal 2001 è necessario realizzare un campo largo che, dando pari dignità alle diverse sensibilità culturali e politiche, possa portare a sintesi completa valori e progetti, scelte amministrative e ruoli istituzionali, con una visione di discontinuità rispetto al passato”.

“Ho vissuto con entusiasmo e speranza l’incontro a SS Apostoli del 1 luglio – tiene a sottolineare il primo cittadino – ed è nel ricordo di quell’incontro che mi permetto di rivolgere un appello forte a tutti, a chi vi ha preso parte e a chi non era presente, affinché insieme lavoriamo per un nuovo futuro di cambiamento e sviluppo, per non consegnare la Sicilia a prospettive catastrofiche che rischiano di incidere non soltanto sugli assetti di governo ma più drammaticamente sui valori stessi di convivenza civile fondata sul rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno e a partire dal rispetto dei diritti di chi non ha lavoro, casa e salute e di chi produce cultura, formazione e impresa senza parassitismi e soffocanti rendite monopoliste. La Sicilia non può e non deve più vivere l’ennesima occasione mancata di sviluppo, né essere mortificata divenendo teatro di scontri o posizionamenti relativi a ruoli nazionali o ambizioni di parte.
Questo mio non è soltanto un appello, ma è anche una conferma di impegno a partire da me, e sono certo di tutti e di ciascuno, di porre al primo posto i diritti, i bisogni, i meriti e le prospettive dei siciliani e delle siciliane” conclude Orlando.