‘Forza Italia e Cantiere Popolare non presentano candidati per le primarie del centrodestra. Questa decisione risponde ad alcune considerazioni politiche: innanzitutto la necessità di attrezzare una larga coalizione alternativa a Crocetta. In secondo luogo perché riteniamo necessario un confronto sui contenuti e sui programmi, presupposto indispensabile di unità e coesione”.

Lo dicono in una nota congiunta Saverio Romano e Gianfranco Micciché rispettivamente per Cantiere popolare e Forza Italia. Una posizione che di fatto mette la parola fine sulle primarie con le quali si sarebbe dovuto scegliere il candidato siciliano.

“Emerge inoltre la preoccupazione – aggiungono – che le primarie non facciano conseguire gli obiettivi prefissati. Esprimiamo un sincero apprezzamento per coloro che avevano colto la sfida delle primarie e con i quali auspichiamo confronto nelle prossime settimane per trovare intesa, ben consapevoli che i valori politici e la comune visione su ciò che serve alla Sicilia per un riscatto dalla nefasta azione di malgoverno di Crocetta non potranno che condurci ad un impegno condiviso”.

La vicenda delle primarie del centrodestra era nata male fin dall’inizio. Prima difficoltà a individuare una data condivisa, poi a scriverne le regole. infine arrivò lo stop dell’ex Presidente del Senato Renato Schifani che dalle colonne di BlogSicilia disse chiaramente cosa pensava di questo percorso.

Da allora il dibattito è cresciuto con Berlusconi che ha sempre frenato. Che lo stop fosse ormai dietro l’angolo si era compreso con le dimissioni del coordinatore delle Primarie Marco Falcone. Adesso arriva la pietra tombale. Senza candidati di Forza Italia e cantiere popolare le primarie a destra non avrebbero più motivio di esistere a prescindere da qualsiasi altra valutazione politica.

Resta da comprendere quale sarà la conseguenza politica di questa scelta soprattutto nei rapporti con Diventerà Bellissima di Nello Musumeci, candidato in pectore da tempo e che, in assenza di primarie, potrebbe decidere di correre ugualmente dando vita al primo strappo di una coalizione che non riesce a tornare insieme.

La reazione degli ‘altri’ arriva poco prima dell’ora di pranzo. “Come movimenti politici, facenti parte della Coalizione “Per La Sicilia” alternativa all’attuale governo regionale e al PD, che hanno aderito alla proposta di svolgere elezioni primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione, consideriamo molto grave che alcuni partiti, malgrado avessero sottoscritto quella intesa, abbiano deciso all’ultimo momento di tirarsi fuori – scrivono in una nota ufficiale -. Lo fanno con bizantinismi e motivazioni disarmanti, mettendo a serio rischio l’unità dell’alleanza”.

Il documento pporta le firme del Movimento Nazionale Siciliano, di Noi con Salvini e di Diventerà Bellissima che hanno raccolto sui loro rispettivi candidati Gaetano Armao, Angelo Attaguile e Nello Musumeci migliaia di firme di siciliani, come previsto dal regolamento.

Nella giornata di oggi, i tre esponenti politici hanno formalizzato la loro accettazione di candidatura innanzi ad un notaio.

“Ci siamo sempre impegnati in questi mesi – continua la nota – a tutelare l’unità di una coalizione che ha il dovere morale di tenersi compatta senza trasformismi per offrire una proposta di sviluppo e rilancio della Sicilia, sconfiggere il malgoverno di Crocetta, del PD e dei suoi alleati e, al contempo, impedire che abbiano successo l’incapacità e la demagogia grillina”.

“In questa direzione, Armao, Attaguile e Musumeci hanno concordato per i prossimi giorni un confronto politico-programmatico, di impegno e percorso comune, per affrontare insieme le drammatiche esigenze della Sicilia”.  

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