Il Cobas-Codir, il sindacato più rappresentativo di tutta la Regione Siciliana, scrive all’assessore alla funzione pubblica, Luisa Lantieri, evidenziando i fortissimi ritardi con cui iniziano a essere erogati i primi assegni di pensione rispetto a quando i dipendenti vengono cancellati dai ruoli e quindi dal momento in cui non percepiscono più lo stipendio.
Nonostante, infatti, parecchie centinaia di dipendenti siano stati già cancellati dai ruoli quali beneficiari di quanto previsto dal comma 3, art. 52 della l.r. n. 9/2015, moltissimi di questi non percepiscono ancora alcun assegno di pensione a causa di consistenti ritardi, che in alcuni servizi del personale hanno già raggiunto i 6 mesi.
“E’ facile intuire – scrivono i segretari generali Marcello Minio e Dario Matranga – che, questa situazione, sta causando notevoli difficoltà economiche ai soggetti interessati che, improvvisamente, dal percepire lo stipendio regolarmente alla fine di ogni mese, sono incappati in un’attesa estenuante e insostenibile non potendo più far fronte alle spese correnti e familiari e dovendo fare ricorso, in moltissimi casi, a costosissime scoperture bancarie.
“Poiché tale responsabilità – continuano Matranga e Minio – non può, certamente, essere attribuita agli addetti che, seppur in numero limitatissimo, svolgono diligentemente e facendo “salti mortali” il proprio lavoro, abbiamo chiesto all’assessore di volere impartire opportune disposizioni affinché, nelle more della definizione dei decreti definitivi di pensionamento, possa essere erogata, ai soggetti interessati, una percentuale del precedente stipendio percepito a titolo di acconto sui ratei mensili della pensione. Attendiamo riscontro”.
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