- Il mega centro direzionale della Regione siciliana ha un volto
- La Commissione aggiudicatrice ha scelto il progetto presentato da una società di Milano
- Il centro sorgerà in via Ugo La Malfa e prevede un intervento di 425 milioni di euro
Sarà la più grande opera pubblica, nel settore dell’edilizia, mai varata in Italia. Il Centro direzionale della Regione Siciliana voluto dal governo Musumeci, un complesso unitario che sorgerà in via Ugo La Malfa e sarà sede degli uffici degli assessorati regionali, prevede un intervento di 425 milioni di euro. A mettere in campo il primo progetto ‘in house’ fu l’allora dirigente generale del dipartimento dell’Energia, Salvatore D’Urso. Adessso, per l’individuazione del progetto è stato seguito il metodo del concorso internazionale.
Scelto il progetto di fattibilità
La Commissione aggiudicatrice, cinque esperti di profilo internazionale, durante la seduta di decrittazione appena conclusa, ha scelto il lavoro presentato dalla mandataria Teknè S.P.A di Milano, società indipendente di ingegneria e consulenza, che opera sia nel settore pubblico che in quello privato, a livello nazionale e internazionale, realizzato dagli studi di architettura Leclercq Associés, Nicolas Laisne, e Clément Blanchet, di Parigi.
Al via l’iter di realizzazione
Parte dunque l’iter di realizzazione dell’ambiziosa opera che doterà la Sicilia di un Centro direzionale che possa accogliere tutti gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione ubicati a Palermo, dopo il primo atto formale che riguarda la volontà di realizzarla, assunto con una delibera di Giunta nel maggio del 2018, diventata Legge nel 2019 per volontà dell’Assemblea regionale.
La più grande opera di edilizia pubblica in Italia
“La Regione Siciliana ha finalmente il progetto di fattibilità del suo Centro direzionale – dice il presidente Nello Musumeci. Si tratta della prima, importante tappa di un percorso voluto dal mio governo per dare alla nostra Isola una grande opera di respiro internazionale. Sarà il più importante investimento di edilizia pubblica realizzato in Italia negli ultimi decenni. Innegabile il beneficio, in termini economici ed occupazionali, che ne ricaverà la città di Palermo e la Sicilia tutta”.
Soddisfazione dall’ordine degli architetti
“Crediamo che il concorso di progettazione sia uno strumento fondamentale per garantire la qualità delle opere pubbliche e siamo soddisfatti della partecipazione che il bando ha ottenuto e che ha visto in competizione 34 raggruppamenti”, dice il presidente dell’Ordine di Palermo, Francesco Miceli. Il concorso di progettazione in due fasi prevedeva che tra i partecipanti fosse scelta una rosa di 5 proposte finaliste. “L’Ordine ha contribuito alla realizzazione del concorso mettendo a disposizione la piattaforma AWN per i concorsi di progettazione, offrendo supporto tecnico al RUP e alla Giuria sul piano tecnico e indicando il presidente della commissione, l’architetto francese Marc Mimram”, spiega Miceli.
Del raggruppamento Tekne fanno parte, tra gli altri, gli studi Leclercq Associés. “La graduatoria al momento è provvisoria in attesa della verifica di conformità della documentazione”, dice ancora Miceli.
Gli altri finalisti sono: al secondo posto, la cordata guidata da Rudy Ricciotti; al terzo posto il raggruppamento con Studio Transit capofila; al quarto la cordata guidata da Massimo Majowiecki con Trt ingegneria; e al quinto, il raggruppamento guidato dallo Studio Miralles Tagliabue.
Compito del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Palermo, dopo l’aggiudicazione definitiva, sarà anche realizzare una mostra dei progetti del primo e del secondo grado del concorso, accompagnata da un catalogo.
Il progetto di Tekne propone una cittadella amministrativa verticale con geometrie variabili. Secondo i piani della Regione la nuova struttura dovrà ospitare tutti gli uffici centrali dell’amministrazione regionale, per un investimento complessivo di circa 425 milioni di euro, di cui 270 per l’esecuzione dei lavori.
Soddisfatto anche il sindaco Orlando
Stazione appaltante, il Dipartimento regionale tecnico diretto dall’architetto Salvatore Lizzio, garantirà il necessario coordinamento con gli altri rami dell’Amministrazione regionale competenti in materia, e con i Dipartimenti regionali delle infrastrutture, dell’energia, dell’urbanistica, dell’economia. Responsabile del procedimento è Antonio Leone, capo del Genio civile di Enna.
“Siamo in presenza – aggiunge il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – di un’opera che sarà al servizio della Sicilia tutta. A conferma della necessità di collaborazione istituzionale e di quanto questo possa essere proficuo. Si tratta di un progetto che, assieme al tram, per Palermo è di straordinaria importanza anche per la sua collocazione e verrà al più presto sottoposto alla propositività del Consiglio Comunale”.
La gara internazionale di affidamento
Dopo il confronto con il Consiglio comunale di Palermo, raccolte le proposte, si passerà alla fase esecutiva, da realizzare entro 180 giorni, e alla gara internazionale di affidamento.
“Il progetto sviluppa una tipologia specifica – affermano gli esperti della Commissione di valutazione – poiché si tratta di un’articolata composizione di volumi a varie altezze, che definiscono in modo originale e significativo la dimensione urbana della realizzazione. Una parte alta a geometria variabile, accoglierà il complesso delle funzioni amministrative stagliandosi in maniera originale nello skyline della città di Palermo. Questa proposta, molto attenta alla distribuzione delle funzioni, ai percorsi, agli spazi pubblici e al verde nonché alle diverse scale del progetto, si iscrive con forte caratterizzazione nel paesaggio urbano della Città. È stata adeguatamente dettagliata – conclude la Commissione – la gestione dei collegamenti tra le infrastrutture di trasporto esistenti, curando i percorsi e i relativi flussi pedonali e veicolari”.
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