Regolamentare secondo precise norme l’utilizzo dei volontari speleologi in Sicilia. Al momento, attorno a questa figura specializzata, c’è una vacatio sul piano legislativo e chiaramente crea problemi l’effettivo utilizzo di queste professionalità. Alla Regione da questa mattina se ne sta cominciando a parlare per capire come fare.
L’incontro
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha incontrato una delegazione del Soccorso alpino e speleologico siciliano, servizio del Corpo nazionale soccorso alpino, guidata dal presidente Francesco Pio Del Campo. Presenti anche il vice presidente Franz Zipper e il tecnico Marco Orto Ricciari. Durante il cordiale colloquio, i rappresentanti dei soccorritori hanno illustrato le tipologie di intervento che eseguono nelle zone impervie e le competenze in capo a medici e tecnici che fanno parte dell’organizzazione.
Cosa è emerso
È emersa la necessità di regolare normativamente l’impiego di questi volontari nella nostra Regione, al pari di quanto avviene nel resto d’Italia, così da consentirne l’utilizzo anche a bordo dei veicoli del 118 nelle operazioni in montagna o in ambienti difficili. “Il governo regionale, anche attraverso l’assessorato alla Salute – ha sottolineato il presidente Musumeci – studierà le modalità affinché il servizio offerto da questi volontari possa essere inserito in maniera organica nella macchina siciliana dei soccorsi, per poterne fruire con certezza nei casi in cui può rivelarsi fondamentale avere a disposizione mezzi e conoscenze specifiche per agire in condizioni ambientali estreme”.
La loro professionalità
In grotta o negli ambienti confinati anche il minimo infortunio può trasformarsi in un incidente serio e richiedere l’intervento di molti soccorritori per un lungo periodo di tempo. Gli speleologi sono appositamente formati per intervenire in contesti naturali, come grotte, cavità, sifoni e pozzi sotterranei, e in generale anche in tutte quelle situazioni dove l’ambiente comporta la necessità di muoversi in spazi confinati o angusti. La durata di un intervento di soccorso in questi casi dipende da molti fattori legati all’ambiente ipogeo: presenza di strettoie, pozzi, tratti allagati, nonché dalla profondità e dalla distanza dall’ingresso del luogo in cui è avvenuto l’incidente.
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