Continua la lotta al Covid in Italia dove le reinfezioni restano stabili al 13% nell’ultima settimana.
Dal 24 agosto 2021 al 10 agosto 2022 segnalate 959.169. L’aumento riguarda il personale che lavora negli ospedali e nelle strutture sanitarie.
Il report esteso dell’Istituto superiore di sanità
Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni da Covid-19 sul totale dei casi segnalati risulta pari a 13,32%, costante rispetto alla settimana precedente. Lo rileva il report esteso dell’Istituto superiore di sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid. Dal 24 agosto 2021 al 10 agosto 2022 sono stati segnalati 959.169 casi di reinfezione, pari a 5,7% del totale dei casi notificati nello stesso periodo. “Nell’ultima settimana – si legge nel report – la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 13,32%, costante rispetto alla settimana precedente (13,26%)”.
Lieve aumento casi tra operatori sanitari
In lieve aumento, dopo tre settimane, la percentuale di casi di Covid-19 tra gli operatori sanitari (2,1% contro 1,9%). Il tasso di incidenza a 7 giorni dei casi di Covid-19 è però in diminuzione in tutte le fasce di età e risulta compreso fra i 250 e 1.000 casi per 100.000 abitanti. Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid. Nella fascia di età 50-59 anni si registra la più marcata diminuzione del tasso di incidenza. Il tasso di incidenza a 7 giorni più elevato si registra invece nelle fasce di età 70-79 (516 casi per 100.000) e 60-69 anni (506 casi per 100.000); mentre nella fascia 0-9 si registra il valore più basso, 296 per 100.000.
L’allarme, mortalità 6 volte più alta senza quara dose
Il tasso di mortalità relativo alla popolazione sopra 12 anni (nel periodo 17/06/2022-17/07/2022) per i non vaccinati risulta circa tre volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva-booster. Il dato emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale su Covid-19.
L’efficacia delle dosi
L’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire casi di malattia severa è pari all’84% nei soggetti vaccinati con la dose booster. L’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron nel prevenire casi di malattia severa è inoltre pari al 65% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 67% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. L’efficacia del vaccino nel prevenire invece la diagnosi d’infezione da SarsCoV2 è pari al 34% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 25% tra i 91 e 120 giorni, 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 46% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva, sempre nel periodo 24/06/2022-24/07/2022, rileva il report esteso, per i non vaccinati risulta più del doppio rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno 120 giorni e circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
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