E’ iniziata alle 10.30 la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo alla quale partecipa il presidente del consiglio Matteo Renzi che già ieri sera è arrivato in città per una manifestazione della campagna referendaria tenuta al Teatro Santa Cecilia.

“Oggi il governo è presente in Sicilia, a Palermo, Trapani e Messina per l’anno accademico dell’Unipa e per la sigla del Patto con la città di Messina – ha ribadito il premier -. E’ il mantenimento degli impegni che avevamo preso con il Sud”.

Renzi aveva già scritto oggi alla Gazzetta del sud. “Archiviata la stagione dei soldi a pioggia che si perdono nella burocrazia e dei fondi europei che non vengono spesi – sottolinea Renzi in quell’intervento – ora mettiamo in campo accordi precisi, vincolanti, con tempistiche chiare e ben definite. Massima disponibilita’, ma anche massimo rigore“.

Per il premier “il Sud e la Sicilia, campioni di accoglienza e solidarietà, possono rappresentare una risorsa incredibile per l’Italia” e vogliamo dirlo a tutto il mondo con il G7 che abbiamo deciso di organizzare il prossimo anno a Taormina”. Se riparte il Mezzogiorno – osserva – riparte l’ Italia”.

Il presidente Renzi scrive anche sulla legge di Bilancio con “cui – dice – continua l’inversione di tendenza rispetto a chi ci ha preceduto: ora, con il nostro governo, serve a restituire soldi nelle tasche degli italiani”.

Per il premier “nell’economia torna il segno piu’, dopo anni di segno meno”, ma, sottolinea “serve, pero’, anche un Paese piu’ semplice, un sistema istituzionale più snello e in grado di rispondere alle sfide globali. Un sistema – aggiunge – che i cittadini possono realizzare votando “Si'” al Referendum del 4 dicembre”.

Renzi ha ricordato tutti i punti della su riforma come elemento essenziale della crescita del Paese, ha citato la crescita dell’Università e del mondo accademico ha ricordato un laureato di Palermo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma poi ha detto chiaramente che l’Università è stato il posto in cui si è tagliato nel modo più dissennato. Nessuna promessa, nessun elenco di cose fatte, ha detto Renzi ma occorre certezza per i giovani ricercatori di concorsi liberi e aperti e tanto altro ed ha richiamato il mondo universitario alla collaborazione dopo aver finalmente chiuso la stagione dei tagli e per il piano straordinario delle assunzioni.

Renzi dopo l’inaugurazione dell’anno accademico di Palermo sarà a Trapani e a Messina dove terra anche ulteriori manifestazioni per il sì oltre agli impegni istituzionali.

“La presenza di Matteo Renzi in Sicilia conferma l’attenzione del governo per il Sud, già dimostrata con le numerose misure inserite in Legge di Bilancio. L’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo e la firma del masterplan di Messina sono un segnale importante in questo senso”. Lo dice il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico di Palermo a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.

“La presenza di Renzi è per Palermo un motivo di orgoglio – dice Faraone, che accompagnerà il Presidente del Consiglio anche a Trapani e Messina – in Legge di Bilancio abbiamo inserito misure per il diritto allo studio come nessun governo aveva mai fatto prima, misure fondamentali per colmare il divario tra Nord e Sud del Paese anche nell’ambito dell’istruzione e della formazione: abbiamo stabilizzato l’incremento del fondo per il diritto lo studio, previsto nella scorsa legge di Bilancio, abbiamo pensato a una no tax area per studenti meritevoli ma privi di mezzi, stiamo lavorando per eliminare il paradosso dei cosiddetti ‘idonei senza borsa’, studenti che risulterebbero vincitori di borsa di studio ma non riescono a ottenerla per mancanza di fondi. Sono felice – conclude Faraone – che questo nuovo anno di buone notizie per l’università parta qui, oggi a Palermo, con Matteo Renzi. Un segnale importante per il Paese”.

Intanto, davanti al Teatro Massimo, circa 500 studenti medi ed universitari hanno contestato il premier e “la sua inutile passerella politica”. Si sono verificati attimi di tensione e scontri con le forze dell’ordine. 

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