“Dopo l‘arresto e l’accusa di spionaggio e associazione a delinquere, che si somma all’inchiesta tutt’ora aperta per concorso in associazione mafiosa, è scandaloso che l’ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante conservi intatte le sue cariche: presidente della  Camera di commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa, una consociata di Confindustria nazionale”.

A parlare è Claudio Fava che attacca l’intero sistema di potere ‘antimafia’ che sta intorno a Montante “A lungo protetto dall’ex presidente della Regione Crocetta e dall’ex senatore Lumia – dice senza mezzi termini Fava – chi consente ancora oggi al signor Montante di ricoprire quegli incarichi, nonostante da due anni sia indagato per reati di mafia? Quale sistema deviato di potere è stato costruito negli anni attorno a questo imprenditore? Quanti altri protettori occulti e palesi, dentro e fuori dalle istituzioni, hanno protetto la sua carriera? In attesa di una risposta, chiediamo agli organi preposti, nonchè al presidente nazionale Confindustria Boccia e al presidente della Regione Musumeci, di adottare i provvedimenti urgenti ed opportuni affinchè Montante venga sollevato immediatamente dalle sue funzioni“.

“Se ad accuse così gravi e circostanziate non segue un atto di autotutela delle istituzioni – conclude il deputato regionale – rischia di prevalere il senso tragico e ridicolo dell’impunità personale. E nessuno, di fronte al decoro delle istituzioni, può essere considerato per così tanto tempo un intoccabile”.

“Tanto tuonò che piovve. Ma questo temporale, se dobbiamo essere sinceri, non ci meraviglia per nulla. Solo Crocetta, di cui abbiamo più volte sollecitato un intervento, sembrava non rendersi conto della tempesta in arrivo. La parola finale spetta alla magistratura, ma è ovvio che le ombre su Montante da tempo erano troppo grosse per continuare a mantenerlo su importanti poltrone come la Camera di commercio di Caltanissetta, o, fino a poco tempo fa, su quella di Unioncamere. All’ex presidente di Confindustria, Musumeci revochi presidenza della Camera di commercio nissena”.

Così il gruppo M5S all’Ars commenta la notizia.

“È auspicabile in futuro – dicono i deputati 5stelle – una gestione più oculata degli incarichi in settori strategici della nostra economia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando “Confidando nel lavoro della Magistratura su questa ed altre vicende che riguardano l’ex presidente di Confindustria Sicilia, non posso che ribadire l’anomalia, da me più volte denunciata in diverse sedi, di un sistema Confindustriale che ha determinato per almeno sei, sette anni le politiche dei precedenti governi della Regione in settori strategici dell’economia e della vita delle nostre comunità”.

Dall’arresto di Antonello Montante emerge un contesto inquietante che, tuttavia, non ci stupisce. Riponiamo fiducia nell’operato della magistratura ” – dichiara il coordinamento di Sinistra Comune.
“Il quadro emerso dalle indagini rivela i tasselli di un mosaico complesso, in cui si intravedono commistioni con pezzi di apparato dello Stato e condizionamenti di Confindustria alle politiche della regione Sicilia. Per noi la questione assume una connotazione politica proprio per il ruolo assunto da Confidustria in questi anni nelle politiche regionali. La vicenda chiarisce inoltre come la svolta dichiaratamente antimafia sia stata pianificata a tavolino solo per le apparenze: una mera operazione di facciata. Non stupisce dunque l’arresto di Montante – conclude Sinistra Comune – già da tempo avevamo denunciato e rilevato irregolarità ed incongruenze”.