Il 7 febbraio 2023 è attesa l’udienza del Tar di Palermo in merito a due ricorsi presentati da due candidati alle elezioni regionali. Si tratta di Francesco Colianni, candidato con la lista “Noi con la Sicilia – Popolari autonomisti” nel collegio di Enna e di Bartolomeo Di Salvo, candidato della Lista “Noi con la Sicilia – Popolari e Autonomisti”.

Colianni contesta l’elezione di Maria Luisa Lantieri

Il Presidente del Tar ha fissato per il giorno 7 febbraio 2023 l’udienza pubblica di discussione dei ricorsi elettorali avanzati dai due aspiranti deputati regionali, Francesco Colianni, difeso dagli avvocati Giovanni Francesco Fidone, Rosario Giommarresi e Giulia Cerrelli, e Bartolomeo Di Salvo, difeso dal legale Adriano Tortora. In particolare, Colianni contesta l’elezione di Maria Luisa Lantieri, della Lista Forza Italia, che si è costituita in giudizio con il patrocinio dei legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo il rigetto del ricorso perché infondato. Nel collegio di Enna hanno vinto Venezia Sebastiano del Pd e Luisa Lantieri di Forza Italia, quest’ultima eletta con 7014 voti di preferenza e 12163 voti di lista. Ben 2799 voti a Forza Italia li ha ottenuti l’avvocato Francesco Paolo Occhipinti, contribuendo all’elezione della candidata del partito di Berlusconi.

Cosa contesta tramite ricorso al Tar

Ed è proprio sull’avvocato che si concentra il ricorso di Colianni, che si appella al fatto che Occhipinti secondo la sua tesi e quella dei suoi legali, all’atto della candidatura si trovava in condizione d’ineleggibilità, in quanto titolare di altra carica che gli precludeva di essere eletto. Il candidato di Forza Italia era presidente dell’Urega, ufficio Regionale per l’espletamento di Gare d’appalto. L’elezione di Occhipinti e i voti generati alla lista avrebbero precluso l’elezione di Francesco Colianni a beneficio della Lantieri. Al fine di resistere al ricorso proposto da Colianni, si è costituita anche l’Assemblea Regionale Siciliana, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato.

Anche Bartolomeo Di Salvo vuole diventare deputato

Anche Bartolomeo Di Salvo con un ricorso chiede la propria proclamazione alla carica di deputato regionale, contestando l’elezione di tutti gli eletti nella Circoscrizione di Palermo e chiedendo al TAR di sollevare una questione di legittimità Costituzionale relativa alla legge elettorale regionale. Nel giudizio si è costituito Vincenzo Figuccia, con il patrocinio dei legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, per chiedere la propria estromissione nonché la declaratoria d’inammissibilità del ricorso e il suo rigetto,

Giuseppe Marletta contesta l’elezione di Andrea Barbaro Messina

Il Presidente del Tar ha anche fissato per il 21 febbraio 2023 l’udienza del ricorso elettorale di Giuseppe Marletta, candidato della Lista “Democrazia Cristiana” nel collegio di Catania e difeso dai legali Emilio Castorina e Antonio Fazio. In particolare Marletta contesta l’elezione di Andrea Barbaro Messina, assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica, sostenendo che non sarebbero stati correttamente computati e trascritti i voti conseguiti in alcuni seggi dei Comuni di Catania, San Giovanni La Punta, Ramacca, Acireale, Santa Venerina, San Gregorio, Gravina di Catania, Randazzo e Paternò; Messina si è costituito in giudicio rappresentato dai legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo il rigetto del ricorso e riservandosi la proposizione di un ricorso incidentale.