“Chiediamo che venga istituito con urgenza un tavolo di coordinamento sui rifiuti che coinvolga il governo nazionale, il governo regionale, le prefetture e gli enti locali, per affrontare in maniera concreta l’ennesima emergenza che, come al solito, sta esplodendo in maniera particolarmente virulenta nel periodo estivo, proprio quando la nostra Isola dovrebbe presentare un’immagine impeccabile ai tanti turisti che affollano spiagge e siti monumentali e archeologici. La situazione appare assolutamente sfuggita di mano e non arriva nessuna indicazione dal Dipartimento interessato sulle azioni da mettere in atto, mentre in molti comuni gli auto compattatori partono e tornano pieni. C’è una totale mancanza di coordinamento che sta generando anarchia. A questo di deve aggiungere che mancano totalmente dati effettivi sulla quantità dei rifiuti prodotti dai comuni siciliani, dati sulla reale capacita’ di raccolta delle discariche e, inoltre, non esiste una gestione ordinata dei tempi di conferimento, prova ne sia le file chilometriche degli auto compattatori che in queste ore si trovano per strada”.

La richiesta viene da Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia, che aggiungono: “l’auspicio è che vengano coinvolti tutti i livelli istituzionali, senza uno scollamento tra i vari livelli decisionali della Regione, in modo da garantire la massima serietà e competenza nella predisposizione di soluzioni definitive che aiutino gli amministratori a non fronteggiare mai più situazioni drammatiche come quelle che stanno vivendo in queste ore”.

“Di fatto – continuano Orlando e Alvano – la situazione di emergenza è stata causata dall’inadeguatezza dell’ordinanza del 30 giugno scorso, in cui appare evidente la mancata valutazione delle criticità e delle effettive esigenze che caratterizzano i territori. In questo momento non solo la gestione a regime appare incerta ma se si legge con attenzione l’articolo 4 dell’ordinanza si capisce come i termini siano stati fissati senza una piena consapevolezza delle reali necessità. Ai comuni viene ordinato, infatti, di concludere le procedure di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti entro il 15 luglio e, in caso di affidamento a terzi, di presentare gli atti di gara all’UREGA sempre entro il 15 luglio. Ma davanti a questo “aut aut”ci teniamo a sottolineante che non solo non è stato ancora delineato un nuovo sistema di gestione ma che l’iter in commissione Ars deve ancora iniziare”.

“Anche La Sicilia orientale sta collassando – aggiunge Paolo Amenta, vice presidente AnciSicilia – e questo, ovviamente è dovuto al fatto che la Sicilia occidentale per la quasi totalità viene a scaricare a Lentini. Le discariche disponibili al momento sono solo tre: oltre a Lentini anche Bellolampo e Trapani. Per un territorio vasto come quello della Sicilia sono praticamente inesistenti. Il tavolo che chiediamo come AnciSicilia non deve servire ad attribuire responsabilità o a fare il solito scarica barile, ma piuttosto dovrà servire a dimostrare ai siciliani che le istituzioni sono in grado di dare risposte concrete ai cittadini sia sul versante dei rifiuti che in altri ambiti, come quello, solo per fare un esempio legato alla gestione delle acque”.

“Nel mio comune come in altri comuni della provincia di Siracusa- spiega Luca Cannata , vice presidente vicario dellAnciSicilia e sindaco di Avola- abbiamo decine di auto compattatori in coda. Le difficoltà per il conferimento in discarica e per la raccolta sono enormi. Insieme con il prefetto di Siracusa stiamo cercando di capire come muoverci in queste ore per scongiurare anche un’emergenza sanitaria”.

“In tutta la Sicilia occidentale hanno bloccato i mezzi, fermi anche i centri di trasferenza. – a intervenire è Salvatore Lo Biundo, vice presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – Annunciato il blocco totale per i prossimi due giorni, mentre a Carini, solo per fare un esempio, circa 400 tonnellate di rifiuti sono rimasti per strada. Regge ancora la discarica di Bellolampo, ma quanto durerà? Una situazione terribile che sta mettendo in ginocchio tutta l’Isola e in pericolo l’incolumità dei primi cittadini che raccolgono lamentele e proteste delle comunità. Siamo davanti al reale pericolo che scoppino epidemie e rivolte sociali. Dove sono le soluzioni immediate e a lungo termine, quelle che da anni come AncSicilia, chiediamo al governo regionale? Non siamo più nelle condizioni di temporeggiare e di giocare sulla pelle dei siciliani”.

Intanto un siciliano tornato per le vacanze lancia sui social network un appello a Mattarella mostrando chilometri di rifiuti