A Bellolampo i conti non tornano. Scoppia la polemica sui rifiuti presenti nella IV vasca, unico impianto dove attualmente la Rap può conferire i circa 800 chili di spazzatura che arrivano giornalmente da Palermo. Città che continua ad essere invasa dalla spazzatura, nonostante il potenziamento di squadre e mezzi da parte dell’azienda di piazzetta Cairoli. L’ennesima emergenza che dovrebbe rientrare, secondo previsioni, nei prossimi giorni. Rimane però aperta la questione della discarica, impianto nel quale lo spazio per conferire i rifiuti si sta via via esaurendo. Secondo quanto determinato dalle analisi condotte dai tecnici della CADA, ditta di Menfi che si è occupata delle analisi,  “si stima un volume residuo nella suddetta vasca pari a 30.598 metri cubi“. Numeri che hanno lasciato più di qualche perplessità tra i banchi del M5S, dai quali è arrivata un’interrogazione al sindaco sul tema, integrata ad una segnalazione alle autorità di controllo, fra le quali l’ARPA e il NOE.

A Bellolampo i conti non tornano, presentata interrogazione al sindaco

Un atto nel quale il capogruppo Antonino Randazzo contesta i numeri forniti dall’azienda Rap sulle disponibilità della IV vasca. “si ritiene che il quantitativo di rifiuti conferiti nella Vasca IV (unica disponibile ed autorizzata), a seguire il trattamento TMB, doveva rientrare in un range compreso tra 62.000 e le 64.000 tonnellate (considerando una riduzione di circa il 10% postumo il trattamento meccanico biologico) che si traducono in circa 75.000 mc (stante a ciò il volume residuale, stimato alla data del 30 marzo scorso, si doveva già abbondantemente esaurire)”. Un tema sul quale fu lo stesso ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso a definire ad aprile le disponibilità della IV Vasca “lontane anni luce dalla consegna della VII Vasca“. L’impianto, atteso addirittura da luglio 2022, non è ancora pronto e, anche se lo fosse, l’azienda comunque dovrà risolvere i problemi attualmente in essere sul TMB della discarica, i cui tempi di consegna previsti parlano di ottobre 2023.

Una battaglia di numeri sulla quale l’esponente del M5S pone domande precise, ovvero “se nel periodo fra i due Monitoraggi Topografici (30 marzo 2023 – 27 giugno 2023) vi è stato un imponente incremento della raccolta differenziata tale da giustificare la riduzione dei rifiuti conferiti nella IV Vasca Discarica di Bellolampo di oltre il 50%”. Oppure “se il sindaco intende avviare una indagine interna e presso il sito di Bellolampo al fine di accertare, qualora risultasse che tale riduzione di rifiuti indifferenziati di oltre il 50% prodotti nel trimestre aprile-giugno 2023 non sia riconducibile ad un incredibile aumento della raccolta differenziata, dove è stata conferita e/o accatastata la quantità di almeno 25-27.000 tonnellate di rifiuti”.

Lo spazio in IV vasca sta finendo

Al di là delle polemiche, lo spazio a Bellolampo si sta via via avviando verso l’esaurimento. Conti alla mano, se da Palermo arrivano circa 800 tonnellate di spazzatura al giorno, l’autonomia rimasta per la IV vasca è di circa 40-45 giorni. Al massimo quindi si potrà arrivare a Ferragosto. Dopodichè, o Rap avrà a disposizione la VII vasca oppure si dovrà ricorrere inevitabilmente ai trasferimenti all’estero. Così come avvenuto quindi per i comuni della provincia, il costo di smaltimento della spazzatura salirebbe drasticamente, con relativo ricorso ai tanto temuti ‘extracosti‘. Eccesso di spesa che l’ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso aveva calcolato in dieci milioni di euro al mese. Un salasso che si potrebbe ripercuotere sulle casse di Rap e, logicamente, del Comune di Palermo. Ente che, lo ricordiamo, sarà soggetto ad un’austera procedura di riequilibrio dei conti. Ovvero, in caso di extracosti, ci potrebbe essere il ricorso ad aumenti della tassa sui rifiuti. Tutto questo salvo eventuali interventi economici da parte della Regione.

Perora sono tutte ipotesi. Quel che è certo è che la situazione a Bellolampo preoccupa e non poco. A descrivere nero su bianco la situazione della IV vasca sono i tecnici della CADA di Menfi, Salvatore Zambito e Filippo Giglio. Controlli realizzati il 22 giugno e i cui esiti sono arrivati cinque giorni dopo, ovvero il 27 giugno. Nelle conclusioni della relazioni inviata a Rap, gli ingegneri sottolineano che “in riferimento all’andamento ed i risultati della campagna di rilievo topografico effettuata nella discarica per rifiuti non pericolosi nella IV vasca…dal Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) e dal Piano di Gestione Operativa (PGO), si stima un volume residuo pari a 30.598,12 metri cubi autorizzato per l’intera struttura e un normale processo di assestamento con relativa perdita di quota per le aree non interessate dalla coltivazione“.

Serve la VII vasca

Una volta esaurito lo spazio in IV vasca, sarà necessario avere a disposizione la tanto attesa VII vasca. Impianto che, secondo quanto promesso dalla Regione, doveva essere pronto a luglio 2022. Poi una serie di intoppi hanno comportato il ricorso ad una variante e, di conseguenza, i tempi si sono allungati. Una questione sulla quale è recentemente intervenuto il presidente di Rap Giuseppe Todaro. L’esponente dell’azienda di piazzetta Cairoli, intervenuto durante la trasmissione Talk Sicilia, ha sottolineato che “è un problema che interessa l’azienda di riflesso. Devo dire che in questi giorni la Regione ha trovato massima collaborazione. Ma la storia va detta. La settima vasca doveva essere pronta nel 2018 o, al massimo, nel 2020. Siamo a giugno del 2023 e ancora l’impianto non è disponibile. Purtroppo, è inutile negarlo, c’è stata una variante importante che ha dilatato i tempi in modo esasperante”.

Sull tempistiche, Giuseppe  Todaro si è detto convinto che l’impianto possa essere disponibile in tempi brevi. “Per la prima tranche della settima vasca, ci vorrà circa un mese o, al massimo, un mese e mezzo – dichiarò il 15 giugno -. Abbiamo avuto rassicurazioni. Devo dire che l’impresa e l’assessore Di Maurosi sono prodigati anche personalmente. L’impresa ha dato anche la disponibilità dei doppi turni anche di notte e giorno. Sta cercando di reperire i materiali che mancano nel modo più veloce, in modo tale da valorizzare al massimo il processo”.

Sarà necessario intervenire sul TMB

Ma, anche avendo a disposizione la VII vasca, ciò potrebbe non essere sufficente a risolvere il prolema. A metà gennaio, l’assessore regionale all’Ambiente Elena Pagana aveva infatti espresso parere favorevole sull’iter dei lavori della VII vasca di Bellolampo. Ciò, come si legge nella nota emanata il 19 gennaio, “ferme tutte le prescrizioni/condizioni ambientali previste dalle autorizzazioni già rilasciate, congiuntamente alla ulteriore condizione riportata di seguito”. Il riferimento è, chiaramente, alla nota con la quale i tecnici di ARPA chiudevano la porta ai conferimenti richiesti dai comuni della provincia di Palermo. Tanti i problemi segnalati durante il sopralluogo di fine novembre 2022: dai rifiuti presenti sulla stradella di ingresso, alle condizioni tutt’altro che positive del TMB. Secondo quanto si legge nel documento dell’assessore Pagana, “l’esercizio della VII vasca potrà avvenire a seguito della risoluzione delle problematiche gestionali evidenziate dall’Arpa Sicilia e trascritte nella relazione trasmessa il 19/12/2022“. In pratica, prima si risolvono i problemi della struttura e solo allora si potrà usufruire della settima vasca.

Articoli correlati