Un atto di “disobbedienza civile” per chiedere il rispetto delle regole. Sembra quasi un controsenso quanto fatto dagli studenti dell‘istituto Regina Margherita di Palermo. I ragazzi e le ragazze del liceo di piazza Casa Professa hanno portato i contenitori della spazzatura all’interno del cortile scolastico. Ciò per protestare in seguito al mancato rispetto della mozione approvata in Consiglio Comunale con la quale si impegnava l’Amministrazione a spostare i cassonetti in altra sede.
Nemmeno una mozione in Consiglio Comunale è stata sufficiente
L’istituto scolastico dell’Albergheria vive da tempo una situazione di degrado, anche a causa della presenza dei contenitori della spazzatura, i quali diventano facilmente (troppo facilmente) discariche a cielo aperto di spazzatura e rifiuti ingombranti. Un fatto sul quale il Consiglio Comunale ha provato a mettere una pezza, approvando all’unanimità una mozione con la quale si impegnava l’Amministrazione a garantire il decoro urbano e, di conseguenza, una corretta fruizione degli spazi scolastici per gli studenti dell’istituto. Un atto diventato presto lettera morta. Nonostante i ragazzi e le ragazze del liceo abbiano seguito alla lettera le indicazioni per aver tolti i contenitori dall’ingresso, gli stessi sono stati spostati soltanto per un breve periodo, per poi essere riportati ancora una volta sul posto.
La protesta degli studenti
Così, in assenza di una risposta da parte delle istituzioni, i ragazzi dell’istituto Regina Margherita hanno deciso così di protestare. “E’ un atto dimostrativo – sottolinea lo studente Claudio Pecoraino -. Dopo mozioni ed ordinanze varie, eravamo riusciti a spostare i cassonetti posti davanti all’ingresso. Li avevano portati in uno spazio antistante, permettendo anche un ritiro dei rifiuti più agevole. Ma poi qualcuno li ha riportati nuovamente qui. Questa è un’azione illegittima a cui rispondiamo così. Se ci vogliono schiacciare con il disinteressse e i relativi cassonetti, noi la spazzatura ce la portiamo dentro”.
L’assenza della raccolta differenziata
In teoria, nell’area dell’Albergheria sarebbe dovuta partire la raccolta differenziata porta a porta. Operazione già iniziata da tempo per le attività commerciale della vicinissima via Maqueda. Ma così come avvenuto per lo Sperone, anche l’area della I Circoscrizione è stata “declassata” a causa dell’avvio della raccolta differenziata nella zona Nord della città (Mondello, Partanna-Mondello ed altre aree della VII Circoscrizione). Operazione ancora in stallo, a causa dei ritardi nelle assunzioni dei 46 autisti richiesti da Rap. “Questa manifestazione è emblematica – dichiara don Enzo Volpe, parroco e residente della zona -. Vuole essere un monito e uno stimolo per il quartiere, ma anche per l’Amministrazione Comunale. Bisogna iniziare al più presto la raccolta differenziata in un’area molto bella ma spesso deturpata da rifiuti abbandonati che diventano attrazzione brutta per turisti e studenti. I ragazzi ci danno forza e speranza nel sostenere l’idea che un cambiamento è possibile”.
L’attacco delle opposizioni sul caso all’Albergheria
Cambiamento che però deve fare i conti con la realtà, sottolineata anche dalla consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi. “Oggi il problema resiste perchè pare che il diritto di ragazzi e ragazze ad avere un ingresso pulito ed invogliante sia subordinato al diritto del resto del quartiere a farsi gli affari propri. Abbiamo voluto sostenere questi ragazzi perchè è il dovere pedagogico della politica. Non è possibile dire di si a parole e non fare mai seguire i fatti“. Opinione sostenuta dall’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “Questa è in sintesi estrema una pessima lezione di realtà. Oggi sappiamo che è più facile sollevare il telefono e chiamare il consigliere comunale amico per ottenere lo spostamento dei cassonetti perchè disturbano un bed&breakfast piuttosto che un balcone o un’attività che dovrebbe dimostrare la legittimità della propria presenza qui. Questo è inaccettabile”.
La posizione di Rap
In merito al problema dei cassonetti su piazza Casa Professa si registra la posizione di Rap. “L’azienda ha effettuato diversi sopralluoghi insieme alle autorità politiche e alle realtà civiche del territorio. Avevamo individuato un’area che non dava fastidio alla scuola. Tuttavia qualcuno ha spostato i cassonetti all’interno del quartiere, portandoli in una posizione impropria. A breve verranno realizzate delle strisce gialle per delimitare l’area in questione”.
“Il sito individuato – aggiunge la Rap – é ben lontano dall’ingresso della scuola, in una zona non fruibile ai ragazzi. Precedentemente i cassonetti presenti in piazza erano sei ma sono stati necessariamente redistribuiti mettendendone tre in via Rua Formaggi altezza civico 33 e tre sempre in piazza Casa Professa per evitare la presenza di sacchetti abbandonati. Manualmente le maestranze Rap toglievano giornalmente un lambro di rifiuti. I cassonetti comunque saranno tutti rimossi non appena verrà avviata, anche lí, la Raccolta Differenziata”.
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