Week-end all’insegna dei raid incendiari ai rifiuti quello appena trascorso a Palermo. Specie nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco hanno dovuto fare gli straordinari per riuscire a domare i numerosi incendi a cassonetti e spazzatura sparsa per strada in diversi punti della zona. Ancora una volta sono state soprattutto le zone più periferiche ad aver creato problemi.

Gli ultimi incendi

Ad essere state interessate in questo fine settimana le zone dello Zen, di viale Michelangelo e Borgo nuovo. Qui i pompieri sono dovuti intervenire anche più volte per via delle numerose segnalazioni di roghi che hanno interessato soprattutto i cassonetti. Oramai non si può neanche più parlare di emergenza ambientale dal momento che questa situazione si trascina quasi senza soluzione di continuità da mesi, con una recrudescenza dei roghi di questo tipo che è quasi diventata abitudine, specie per alcuni quartieri.

Gli interventi precedenti

Nella notte tra il 23 e 24 marzo scorsi i vigili del fuoco hanno dovuto lottare contro le fiamme per spegnere dei roghi molto consistenti tra i quartieri di Borgo Nuovo e Brancaccio. Le scene sono quelle già viste tante volte: altissime lingue di fuoco che sono alimentate da spazzatura abbandonata per strada o anche all’interno dei cassonetti. Immancabile la nube nero-grigiastra che ha avvolto il cielo, quasi impercettibile se non attraverso le luce in dotazione ai mezzi dei vigili del fuoco. Segno che nella spazzatura c’erano rifiuti probabilmente plastici e quindi pericolosi se inalati per via aerea.

La catena di roghi

Solo per citare i precedenti ultimi interventi, i pompieri erano intervenuti in corso Tukory e nelle vie Decollati, Alia e Comiso, quest’ultima si trova all’interno del quartiere di Borgo Nuovo. Ancora cumuli di spazzatura, più o meno grandi, sono stati incendiati con grande pericolo per la salute dell’uomo e per l’ambiente. Infatti alcuni rifiuti, se dati alle fiamme, producono fumi che se inalati sono molto nocivi. In questi giorni che hanno preceduto la festa di San Giuseppe gli incendi avevano riguardato le cataste di legna. Tipica usanza, oltretutto pericolosa, dei palermitani che in questo modo festeggiano il patriarca, cioè dando fuoco ad altissime cataste di legna ammassata. La notte più difficile è stata quella della vigilia di San Giuseppe, quindi il 18 marzo scorso, quando vi fu anche una sassaiola contro forze dell’ordine e pompieri intervenuti per spegnere i diversi incendi.

Articoli correlati