E’ ripresa all’Ars, dopo due sedute andate a vuoto, la votazione finale alla riforma elettorale nei comuni siciliani. Sala d’Ercole sta esaminando gli emendamenti aggiuntivi e fra questi c’era quello di Girolamo Fazio (gruppo Misto) che vorrebbe mettere il limite ai mandati dei consiglieri comunali.

Secondo il deputato trapanese la proposta ‘contribuirebbe al ricambio generazionale’ nei consigli comunali siciliani. Anche i 5 Stelle, che per proprio regolamento interno fissano a due le esperienze nelle istituzioni, sono favorevoli alla proposta di Fazio ed hanno presentato un sub emendamento che limita a due. A tal proposito Angela Foti ha detto che ‘la politica non è una professione. Il meglio si può dare in un’attività contingentata”.

Contraria, invece, Valeria Sudano (Pd) che ha voluto rimarcare le differenze fra i sindaci ed i consiglieri comunali con i primi che hanno ‘un ruolo gestionale, quindi diverso rispetto a quanti siedono nel senato cittadino’. Anche altri deputati di varie aree politiche sono critici nei confronti della norma proposta da Fazio. Toto Cordaro: “Smettiamola di cercare di vincere il grillino d’oro!”

Sia l’emendamento di Fazio e che quello di M5S sono stati bocciati.

L’aula prosegue l’esame di altre proposte fra cui quella contenuta in un emendamento del deputato Formica che prevede la preferenza unica cancellando così il voto di genere.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in una sua apparizione in aula che ha ricordato come nel parlamento palestinese vengono riservati dei posti alle minoranze cristiane. Il governatore, argomentando sullo spettro del controllo del voto che secondo alcuni si palesa con la doppia preferenza, ha auspicato di immaginare un percorso che porti al voto elettronico.

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