Il sindaco Leoluca Orlando ha trasmesso oggi al presidente del Consiglio comunale la nota del ministero dell’Economia e delle finanze con la quale lo stesso ha accettato solo parzialmente le controdeduzioni della amministrazione comunale alla Verifica Amministrativo Contabile svolta nel 2017.

“Nel prendere atto dell’avvenuta accettazione di alcune nostre deduzioni – afferma il sindaco – non posso non registrare che in alcuni casi appare scarsa o nulla l’attenzione da parte del ministero alla documentazione è alle DEDUZIONI della amministrazione comunale”.

“Poiché deve essere chiaro a tutti che la tutela dei diritti acquisiti dei dipendenti del Comune di Palermo nonché la garanzia della funzionalità e dei servizi dell’amministrazione comunale sono per noi la priorità assoluta – conclude il sindaco – non ci resta che trasmettere tutta la documentazione inerente questa verifica contabile e le controdeduzioni dell’amministrazione comunale alla corte dei Conti e alla procura della Repubblica; quest’ultima perché accerti la regolarità sotto ogni profilo del comportamento e delle procedure seguite dalla commissione ministeriale”.

Ma su questo punto è già polemica: “Siamo molto preoccupati per la gestione della città e delle numerose criticità che stanno emergendo mese dopo mese. Criticità che rischiano di compromettere in maniera irreparabile il comune, le sue aziende e l’erogazione dei servizi”. Così il leader dell’opposizione al consiglio comunale Fabrizio Ferrandelli. “Riteniamo che un confronto istituzionale franco, in aula, non sia più rinviabile. C’è urgenza di affrontare le tante questioni sul tavolo, su cui anche il Mef punta i riflettori, e di contribuire ognuno per parte ad individuare i correttivi. Non si può fare finta di niente e continuarne a distrarre l’attenzione dai veri temi.
Senza polemica e con reale spirito di servizio noi siamo pronti -c onclude Ferrandelli – ma serve una presa di responsabilità reale da parte di chi guida la città, smettendo di parlare di rimpasto e mettendosi a lavorare sulle cose concrete”.