Riparato all’Unipa (università di Palermo) il guasto all’impianto di riscaldamento che aveva provocato nei giorni scorsi un caso di ipotermia. Una ragazza che seguiva un corso per insegnante di sostegno era stata ricoverata in ospedale. Gli stessi studenti avevano segnalato il guasto al sistema dell’edificio 19 del campus di viale delle Scienze.

Direttore: “Incidente increscioso”

È stato un “incidente increscioso e imprevedibile”. Così lo ha definito il direttore generale dell’ateneo, Roberto Agnello, che ha fatto un sopralluogo nell’edificio e ha incontrato studenti e corsisti. Il guasto, ha precisato Agnello, è risultato “più grande di quanto fosse possibile prevedere”. Ora, ha assicurato, le aule sono di nuovo accessibili in seguito alla riparazione e il riscaldamento all’Unipa è funzionante.

Al via piano di efficientamento energetico

“Con i suoi quasi 45 mila studenti – ha aggiunto il direttore – UniPa è un mega ateneo che conta su un patrimonio immobiliare di circa 300 milioni e comprende anche alcuni edifici realizzati più di trent’anni fa. UniPa ha ovviamente avviato un piano di efficientamento energetico. Nel 2021-22 ristrutturate oltre dieci aule per una spesa di 2,3 milioni. Nel 2023 e nel 2024 saranno ristrutturate integralmente, sempre con le logiche dell’efficientamento energetico, altre 23 aule per un investimento di 7 milioni”.

Cosa è successo

Nei scorsi giorni il caso. Una donna cardiopatica che stava seguendo un corso di formazione all’università degli studi di Palermo è entrata in ipotermia a causa del freddo gelido presente nell’aula in cui stava partecipando a una lezione all’edificio 19. Il 118 ha soccorso la ragazza che è stata portata all’ospedale Civico. I colleghi della studentessa si sono spostati in un’aula dopo le proteste per una condizione che andava avanti da due settimane, come testimoniato da un altro corsista.

Gli studenti: “Caso eclatante di un disagio permanente”

Ciò che è successo alla donna è il caso più eclatante di un disagio permanente all’interno dell’Università. In molte strutture i riscaldamenti sono guasti, perennemente spenti o accesi a intermittenza. Non si può aspettare che qualcuno abbia un malore per intervenire. E’ necessario prendere le misure necessarie affinché tutti gli ambienti accademici siano adeguatamente riscaldati”. E’ quanto hanno scritto le associazioni e il collettivo dell’università, in un comunicato sottoscritto da Impronta Studentesca, Laboratorio Studentesco Autonomo, Rum (Rete Universitaria Mediterranea), Udu (Unione degli Universitari) e Vivere Ateneo.

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