Tutto pronto per l’inizio delle lezioni alla Lum, il Liceo Università che ha sede nella Villa Mamiani di Palermo che si trova in via Filippo Parlatore.

Una importante realtà che mette a disposizione degli iscritti una offerta formativa completa, appunto dal liceo (indirizzi classico e scientifico) all’università, compresi percorsi di abilitazione professionali e diversi corsi di lingue straniere.

Ieri vi abbiamo parlato di come si sta preparando al suono della campanella la scuola pubblica, raccontandovi l’esperienza del liceo Regina Margherita di Palermo, oggi vedremo cosa accadrà in una realtà culturale e formativa privata, proprio la Lum, dove le lezioni inizieranno il 14 settembre.

Lo conferma con entusiasmo il direttore generale Nunzio Maniaci: “Siamo pronti a ripartire il 14 settembre, sulla data siamo certi, salvo diverse comunicazioni da parte del ministero dell’Istruzione. Abbiamo lavorato tanto per ritornare in classe”.

Alla Lum, frequentata da circa 130 studenti, dove i docenti solo al liceo sono 28, mentre 80 le unità in totale tra università, altri corsi e personale Ata, in ogni aula faranno lezione un numero massimo di 15 studenti. Ciò permetterà di ripartire con la didattica in presenza.

Maniaci racconta quanto fatto: “Dal punto di vista logistico ed organizzativo è già stato tutto definito. Abbiamo già sistemato i banchi, ognuno dei quali accoglierà un solo studente, tutti distanziati secondo le norme di sicurezza. Abbiamo già predisposto la sanificazione, che avverrà più volte al giorno, di tutti i locali, le aule ed i corridoi, insomma, tutti gli spazi dove i ragazzi trascorreranno la loro giornata. Inoltre, ogni giorno, all’entrata a scuola, verrà misurata la temperatura corporea ai ragazzi ed i docenti faranno lezione indossando la visiera protettiva. Agli studenti che non ne sono provvisti, forniremo le apposite mascherine, la scuola ha già acquistato un plico contenente 2mila pezzi. L’ingresso e l’uscita dalla scuola saranno scaglionati, ad orari differenti, proprio per evitare assembramenti. In sintesi, abbiamo fatto e faremo di tutto per garantire la massima sicurezza per i nostri ragazzi”.

Come già accennato, le lezioni si svolgeranno in presenza. Un aspetto che il direttore generale vuole ribadire spiegando le ragioni di questa scelta: “La nostra – dice – sarà una didattica in presenza, sia perché gli spazi del nostro istituto lo consentono, sia perché riteniamo che dopo tanti mesi di didattica a distanza sia arrivato il momento di riportare i ragazzi a scuola. Mi corre l’obbligo di ringraziare i docenti per tutto il lavoro fatto durante lo svolgimento della didattica a distanza, che per noi è stata una esperienza di successo, i nostri ragazzi non hanno perso nemmeno un giorno di lezione ma adesso è il momento di tornare in aula”.

Ieri si è tenuto il primo collegio in videoconferenza del docenti della Lum, “per dirimere – dice Maniaci – timori e paure anche da parte loro. Anche i professori verranno messi nelle condizioni di massima sicurezza. Nei prossimi giorni si sottoporranno al test sierologico”.

Alla Lum, si è deciso anche di prevedere un potenziamento delle lezioni, “per recuperare – spiega ancora il direttore generale – eventuali lacune dello scorso anno scolastico. Nessuno studente dovrà rimare indietro, sono previste lezioni anche nel pomeriggio”.

Tornando al tema della sicurezza, alla Lum è stata predisposta un’aula che accoglierà lo studente che possa presentare febbre o sintomi riconducibili al Covid19.

Il direttore generale conclude poi con una riflessioni su tutte le perplessità che caratterizzano l’avvio del nuovo anno scolastico e le polemiche riguardanti la ministra Azzolina.
“Non vorrei essere nei suoi panni – constata – capisco che riveste un ruolo non facile. Perché forse bisognerebbe valutare meglio quello che viene detto attraverso i media, c’è stata e c’è ancora grande confusione. Molte esternazioni  sono state affrettate. Come mondo della scuola ci saremmo aspettati forse dichiarazioni più ponderate. Ancora oggi, su molti aspetti della ripartenza della scuola, non abbiamo comunicazioni ufficiali e chiare”.

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