Dura poco il dispiacere per il vespino d’epoca rubato. I vigili urbani lo recuperano subito e lo consegnano al legittimo proprietario, ovvero a Massimo Lagalla, figlio maggiore del sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Tutto è bene ciò che finisce bene anche se un certo rammarico per qualche ora sicuramente è stato vissuto dal giovane proprietario del vespino sicuramente più per un motivo affettivo oltre che per il valore intrinseco del mezzo.

Agenti municipale allertati via radio

Gli agenti della municipale sono stati allertati via radio ed hanno intercettato il mezzo in strada. In due erano sopra il vespino al quale era stata tolta anche la targa. Sono stati inseguiti e raggiunti. Un ladro è riuscito a scappare, l’altro è stato fermato e consegnato alla sezione di polizia giudiziaria dello stesso corpo di via La Malfa, che lo ha denunciato a piede libero.

Il fatto, l’inseguimento, il recupero e l’arresto

L’episodio è accaduto ieri pomeriggio, in pieno centro. Il mezzo era custodito in un garage, ma evidentemente anche questa soluzione non è più del tutto sicura. I ladri non si fermano e poco importa che di fronte a loro ci siano saracinesche e catenacci. Soprattutto se l’obiettivo è di pregio e può convenire molto dal punto di vista economico.

Nella zona di via Ruggero Settimo – nel pieno cuore del capoluogo siciliano – i due malviventi hanno rubato il vespino d’epoca di Massimo Lagalla che è un appassionato di questo genere.

Dopo aver tolto la targa, i due uomini si sono mossi per portare il prezioso bottino in un posto lontano da occhi indiscreti. Ma hanno fatto poca strada. Probabilmente è stato fatale il passaggio – con tanto di accelerata – davanti ad una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti, già allertati dalla comunicazione radio, hanno riconosciuto immediatamente la Vespa. Ma l’assenza della targa ha insospettito gli uomini della municipale che sono andati all’inseguimento dei due. Uno è stato fermato con la polizia giudiziaria cha ha preso le sue generalità occupandosi della denuncia alla magistratura.