Le ruspe hanno iniziato i lavori di demolizione del Johnnie Walker per anni luogo di ritrovo appena usciti dallo svincolo autostradale di Carini. La demolizione era stata stabilita da una delibera approvata dalla giunta di Carini lo scorso 13 maggio. Parliamo di un immobile che era stato oggetto oltretutto di sequestro e confisca da parte della Procura. I sigilli arrivarono al culmine di un’operazione della direzione distrettuale antimafia. il provvedimento, comprendeva anche, edifici in zona di contrada Ciachea e gli edifici pubblici. Ad essere stati accertati abusi edilizi e ambientali. Venne alla luce anche un edificio sotterraneo che, secondo i carabinieri, apparteneva al presunto boss di Carini Antonio Angelo Pipitone. La demolizione del Johnnie Walker rappresenta anche un importante segnale alla collettività.
Il sindaco: “Finalmente la demolizione”
“Dopo 7 anni di controversie giudiziarie finalmente con i lavori di demolizione si attua il ripristino della legalità – afferma il sindaco di Carini, Giovì Monteleone -. Nel contempo inizia anche l’opera di eliminazione del degrado e di restituzione al decoro urbano. E’ obiettivo oltretutto dell’amministrazione comunale rendere questa zona, che per decenni è stato presidio di mafia, un luogo di aggregazione e inclusione fruito dall’intera comunità carinese. La struttura andrà giù tutta per fare posto ad una villa. Uno degli immobili non verrà abbattuto ma utilizzato per uffici comunali, i cui lavori di ristrutturazione sono stati già finanziati e verranno appaltati quanto prima”.
Nel maggio scorso la delibera di giunta
Si arriva ad oggi dopo che nel maggio scorso ci fu la svolta. La giunta guidata dal sindaco Giovì Monteleone aveva deliberato di bonificare il complesso edilizio. L’obiettivo era quello di ripulirlo dai rifiuti e di recuperare il materiale riciclabile come ferro e alluminio. Una pulizia che è stata propedeutica ai lavori di demolizione di oggi. La ripartizione degli uffici abusivismo e repressione del Comune incaricata invece di predisporre il piano di demolizione del complesso edilizio. In questo modo è stata proposta istanza di finanziamento al ministero per sostenere i costi necessari all’abbattimento. Una volta demolito la ripartizione urbanistica predisporrà un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area.
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