Al via domani al “Sabir Fest”, una kermesse culturale, ispirata allo spirito di ospitalità della lingua franca da cui prende il nome, e che tocca quest’anno due sponde dello Jonio: Catania e Messina.
Il “sabir” era, infatti, la lingua che mercanti e uomini di mare, a partire dal Medioevo fino a tutto l’ottocento, hanno utilizzato per gli scambi nel Mediterraneo. Oggi il termine si è trasformato in un “format” culturale che esprime la forte esigenza di conoscere e, allo stesso tempo comunicare, oltre ogni confine.
Presente all’iniziativa anche
la casa editrice ennese “Bonfirraro editore”, che coerentemente allo spirito del contest, propone ai lettori uno sguardo critico agli angoli più nascosti della cultura, che non vanno sulle prime pagine dei giornali, ma che racchiudono verità e poesia, un mix di piacere e scoperta.
Questa l’idea su cui si basano gli eventi organizzati nelle due città.
A Messina, dove il fest sarà dal 6 al 9 ottobre e prende il sottotitolo di “Vuoti di memoria”, si darà spazio alle istanze “meridionaliste”, a quella parte, cioè di storia dimenticata o volutamente coperta dopo la costituzione dell’Unità d’Italia. Appuntamento con “Sotto il segno dei Borbone” della studiosa calabrese Maria Lombardo per domenica 9, alle 18, alla Sala Galleria Vittorio Emanuele di Messina.
Nella città etnea, invece, l’iniziativa si svolgerà dal 13 al 16 ottobre, e sarà “Città arcipelago” la tematica che caratterizzerà gli appuntamenti. Qui l’intervento di Bonfirraro sarà doppio: sullo sguardo rivolto all’altra parte del Mediterraneo e su quell’isola anglofona che, tuttavia, tanto somiglia alla Sicilia. Si presenterà “I Giovanniti, la storia dei Cavalieri di Malta” dello scrittore maltese Frans Sammut alla Sala Stabile del Palazzo Platamone, alle ore 11 di sabato 15 ottobre.
Attesissimo, poi, il ritorno del filosofo catanese Salvatore Massimo Fazio che, dopo il successo di “Insonnie”, propone il nuovo lavoro “Regressione suicida – Dell’abbandono di Emil Cioran e Manlio Sgalambro”. L’appuntamento è sempre al Palazzo Platamone, ma all’Auditorium Concetto Marchesi, domenica 16 ottobre alle 18.30.
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