Ieri pomeriggio, nel corso della riunione convocata dall’assessore alla Funzione Pubblica per illustrare la proposta di “Sistema di misurazione e valutazione della Performance” (che recepisce i principi del decreto Madia – D.Lgs. 74/17), il dirigente della Struttura Tecnica di Supporto all’Organismo Indipendente di Valutazione, dott. Mauro Lo Tennero, ha comunicato che il presidente della Regione ha firmato la relazione sulla performance.
Al termine di tutte le procedure, l’Amministrazione potrà finalmente procedere all’erogazione del salario accessorio per il personale del comparto e per la dirigenza: la relazione dovrà adesso essere apprezzata dalla Giunta e poi dovrà essere validata dall’OIV. Ottimisticamente si può ipotizzare l’emissione dei mandati di pagamento entro settembre.
Sul tema della convocazione il cartello dei sindacati COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD e l’UGL hanno manifestato parecchie perplessità sulla proposta dell’Amministrazione. “Contestiamo – dicono i sindacati – una filosofia organizzativa eccessivamente autoreferenziale – a piramide – in cui: l’OIV valuta i dirigenti generali; i dirigenti generali valutano i dirigenti; il comparto viene valutato dalla dirigenza.
A nostro avviso, fino a oggi, la procedura di valutazione non ha funzionato e ciò sia per la valutazione della dirigenza (c’è sì il contraddittorio con il Dirigente Generale ma, difficilmente il dirigente riesce a cambiare la valutazione) ma soprattutto per la valutazione del personale del comparto.
Riteniamo che la valutazione di tutto il personale sia avvenuta mediante una compilazione scevra di opportuno contraddittorio, attraverso una scheda di valutazione assolutamente lasciata alla libera interpretazione e a rischio di arbitrarietà nel giudizio”.
E ancora: “La proposta portata ieri dal governo prevede che in caso di disaccordo sulla valutazione, il lavoratore possa ricorrere alla Commissione Paritetica per il riesame della valutazione. Ma il ricorso alla Commissione paritetica, ex art. 107 del CCRL 2002-2005, rischia di rappresentare una sorta di palliativo. Nella maggior parte dei casi, infatti, i dirigenti generali non tengono compiutamente in considerazione la richiesta del lavoratore o dell’organizzazione sindacale (alcuni Dipartimenti non hanno neppure istituito la Commissione) e, in ogni caso, quanto previsto nella proposta (a pag. 19) appare essere in contrasto con il parere reso dall’Aran Sicilia per cui la Commissione Paritetica non potrebbe riesaminare e apportare variazioni ai punteggi valutati dai dirigenti.
Così il sistema di valutazione proposto non rispetterebbe il principio della terzietà, essendo sbilanciato a sfavore del personale; in merito bisogna anche ricordare che le novità introdotte dalla riforma Madia prevedono pure il licenziamento in caso di valutazione negativa per tre anni di seguito e che la valutazione positiva può costituire punteggio ai fini delle progressioni orizzontali e/o verticali.
Abbiamo, quindi, proposto di introdurre la valutazione a 360°, sistema “circolare” adottato in alcune amministrazioni sulla scorta di uno studio della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione: si potrebbe prevedere che il comparto possa esprimere un giudizio nei confronti della dirigenza (valutazione di cui il dirigente generale dovrà tenere conto nella valutazione della dirigenza); altresì dovrebbe essere prevista la valutazione dei dirigenti generali da parte di tutta la dirigenza.
In ogni caso chiediamo che le procedure di valutazione siano inserite nel contesto dei rinnovi contrattuali”.
La riunione è stata aggiornata a settembre con l’impegno dell’Amministrazione di presentare un documento che semplifichi le procedure e le ottimizzi per rendere accettabile il sistema proposto.
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