Salute in Sicilia – Obiettivi dei manager irraggiungibili. se ne parla nei giorni in cui si dovrebbero affrontare i tagli ospedali. Animi surriscaldati, urla, tensione  e alla fine il consulente incaricato dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, di assistere la Regione se ne va sbattendo la porta in faccia ai manager delle strutture siciliane.

Nulla di fatto oggi in assessorato regionale Salute  dove si doveva far parlare proprio di obiettivi dei manager.

L’incontro fra i 19 manager di ospedali e Asp e i dirigenti e consulenti Agenas non ha diradato dubbi e posizioni, al contrario è terminato con Remo Bonichi, consulente dell’Agenas, che lascia polemicamente la riunione.

Bonichi accusa uno dei manager degli ospedali maggiori, un Arnas (Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione) di essere  il suggeritore occulto dell’assessorato. La risposta del manager tarda ad arrivare e mentre viene appena accennata Bonichi si alza e se ne va. Riunione finita.

Sul tavolo c’erano gli obiettivi da raggiungere per i direttori generali, considerati assolutamente ‘impossibili’. “Siamo al 28 settembre ed ancora nulla sugli obiettivi, siamo alla farsa” – commentano sulla pagina facebook i sindacalisti del Cimo.

La questione, secondo il sindacato, è anche quella dei disavanzi degli ospedali. Ce ne sarebbero sei a rischio di contenimento dei fondi ovvero i tre grandi ospedali di Palermo (Arnas Civico, Villa Sofia-Cervello e Policlicnico), il Papardo di Messina, il Policlicnico di Catania e, in minima parte, il Bonino Pulejo di Messina.

Intanto i reparti di Obi (osservazione breve intensiva) a servizio dei pronto soccorsi scoppiano in base a quanto denunciato proprio dai sindacati autonomi della sanità.

Per i piani di rientro e gli obiettivi ci saranno solo 90 giorni di tempo. In pratica dovranno essere redatti entro la fine dell’anno. Una situazione complessa quella che si profila per il sistema ospedaliero siciliano.

(vignetta dalla pagina facebook Sofia Villa)