E’ il giorno della conferenza dei capigruppo all’Ars, quella che dovrà decidere le sorti della manovra di bilancio di previsione 2023 e della legge di stabilità della Sicilia. In realtà più che le sorti, il percorso. La capigruppo, infatti, dovrà decidere se tentare veramente di approvare la manovra che il governo Schifani trasmette questa mattina da palazzo d’Orleans a Palazzo dei Normanni o procedere con un breve esercizio provvisorio e andare alla sessione di bilancio con il nuovo anno.

La manovra che arriva oggi agli uffici

La manovra di bilancio che oggi viene trasmessa agli uffici dell’Ars è perfino più snella di quanto annunciato. Dodici articoli in tutto. Nel ddl viene prevista anche l’assegnazione di risorse per mettere in sicurezza l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, così come richiesto dalla Corte dei conti. Vengono, poi, appostati quasi 250 milioni di euro per il settore della forestazione. E ancora, la proroga del trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le forze armate e dell’ordine, ma anche per gli insegnanti e il personale sanitario. Previsto inoltre l’aumento fino a 36 ore per il personale Asu in servizio al dipartimento dei Beni culturali, di fatto una stabilizzazione ma che mira ad assicurare l’apertura al pubblico dei siti museali e archeologici durante tutto l’anno. Ci sono, poi, sgravi fino a 30mila euro per chi assume dipendenti a tempo indeterminato.

La giunta presieduta da Renato Schifani ha anche approvato un altro disegno di legge economico finanziaria. Si tratta della norma di assestamento che garantisce il recepimento dell’accordo con il Governo nazionale che assegna 200 milioni di euro alla Sicilia per il ripiano degli aumenti sulla spesa sanitaria a carico della Regione.

Una manovra asciutta

“Una manovra finanziaria asciutta e piena di contenuti inseriti con la piena condivisione degli assessori. Ci siamo confrontati e abbiamo lavorato in un ottimo clima. Una Legge di stabilità che, confermando l’impegno di questo governo a fare ordine nei conti della Regione, si pone l’obiettivo di dare un deciso impulso su tre ambiti strategici: l’occupazione, per creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità, per dare nuova linfa alle strutture sul territorio, e il supporto agli enti locali per dare slancio alle progettazioni e cogliere nuove opportunità di finanziamento” dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Nella norma Schifani annuncia anche “un’implementazione delle borse di studio per gli specializzandi di Medicina e la creazione di un Fondo di rotazione a favore dei Comuni affinché possano dare incarichi ai tecnici per la progettazione ed evitare che i fondi europei vadano in disimpegno. Stiamo lavorando anche sulla riduzione delle liste d’attesa, un tema complesso e delicato, ma prioritario. È uno strumento asciutto, ma pieno di contenuti concepito per dare risposte e difendere l’interesse della Sicilia e dei siciliani. Insomma – conclude Schifani – vogliamo dimostrare che stiamo facendo di tutto per dare il segno di una svolta concreta e vicina alle esigenze dei cittadini”.

Garantito equilibrio finanziario

“La manovra – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – da un lato garantisce l’equilibrio finanziario e i servizi essenziali, dall’altro utilizza la leva pubblica per fare spesa efficiente e creare condizioni di sviluppo nella nostra Isola, così come da programma del presidente Schifani”.

Il plauso dalla Lega “difenderemo le norme della maggioranza”

“Un plauso al Presidente Schifani e alla sua giunta che con la prima finanziaria della legislatura pone finalmente le basi per sostenere l’occupazione in Sicilia, puntando a creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità e i comuni nella progettazione vista la carenza di risorse umane disponibili – a dirlo in una nota il deputato questore all’Ars Vincenzo Figuccia che prosegue – grazie alla lungimiranza e alla visione del Presidente e della giunta è stato così possibile stanziare un budget di 300 milioni per dare incentivi alle imprese che assumono a tempo indeterminato, assegnare risorse per mettere in sicurezza l’Arpa, stanziare quasi 250 milioni per il settore della forestazione. Ancora, prorogare il trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le forze armate e dell’ordine ma anche per gli insegnanti e il personale sanitario, incrementare fino a 36 ore l’impegno del personale Asu in servizio al dipartimento dei Beni culturali e approvare la norma di assestamento che garantisce il recepimento dell’accordo con il governo nazionale che assegna 200 milioni di euro alla Sicilia per il ripiano della spesa sanitaria a carico della Regione. Stanziamo inoltre somme necessarie per garantire un aumento delle borse di studio per gli specializzandi di Medicina e si istituisce un fondo di rotazione a favore dei Comuni affinché possano dare incarichi ai tecnici per la progettazione ed evitare che i fondi europei vadano perduti. In questi giorni – conclude – difenderemo le norme della nostra maggioranza in Aula cercando di imprimere un ulteriore slancio ad una manovra snella, efficace e di sostanza che rappresenta un importante scossone alla crescita economica “.

Il percorso

Nonostante la manovra sia snella, i tempi sono davvero troppo stretti. Arrivando oggi agli uffici questi probabilmente impiegheranno mercoledì per l’analisi e giovedì per l’assegnazione alle commissioni. La Bilancio potrà analizzarla solo, nella migliore delle ipotesi, dal pomeriggio di giovedì. serve un termine per gli emendamenti e poi per la discussione. Contemporaneamente lavoreranno le commissioni di merito.

Se i lavori saranno rapidi il voto finale della commissione potrebbe arrivare a ridosso di natale e la legge potrà essere calendarizzata a sala d’Ercole dal 27 dicembre

Prima le variazioni

Ma l’aula dovrà trattare innanzitutto il ddl di variazioni per recepire i 200 milioni che arrivano da Roma per la Sanità. E’ dunque, possibile che scelga di far slittare al 7-8 gennaio la manovra anche per dare tempo al governo nazionale di approvare il’Salva Sicilia’ che cambierebbe i conti ed eviterebbe accantonamenti e congelamenti e dunque diu procedere con variazioni ndi bilancio immediatamente.

Schifani fiducioso

“Attendiamo d’ora in ora. Non posso parlare per scaramanzia”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, parlando con i cronisti sul cosiddetto ‘Salva Sicilia’. Il riferimento è all’emendamento alla legge di stabilità che dovrebbe essere presentato in commissione Bilancio alla Camera e che ha lo scopo di ‘sanare’ il conflitto che si è aperto con la Corte dei Conti che non ha parificato il bilancio consuntivo 2020 della Regione siciliana e ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale ritenendo illegittima la spalmatura in dieci anni del disavanzo di 2,2 miliardi fatta tre anni fa dall’ex governo Musumeci. Per i giudici quella spalmatura andava fatta in tre anni ritenendo che serviva una legge e non un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri. Inoltre, i giudici hanno contestato che il riparto fu fatto comunque prima dell’accordo con lo Stato e quindi della firma del dlgs. Senza una norma che sani la questione, il governo Schifani sarebbe costretto ad accantonare nella prossima manovra di bilancio 866 milioni di euro in attesa della sentenza della Corte Costituzionale.

Sui conti della Regione “c’è un’interlocuzione serrata tra il presidente Schifani e il ministro Giorgetti. Questi giorni saranno molto importanti” aveva già detto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno

Articoli correlati