Appiccano fuoco ai rifiuti: due operai e il presidente della cooperativa sociale Alto Belice di San Cipirello sono stati denunciati dai carabinieri per attività di gestione rifiuti non autorizzata. Nel piazzale della cooperativa in via Berlinguer sono stati trovati due operai che stavano bruciando i rifiuti. I lavoratori, anziché smaltire la spazzatura, stavano appiccando il fuoco a plastica, cartone e guaine.
La colonna di fumo
Ad accorgersi della colonna di fumo nero sono stati anche i partecipanti all’inaugurazione a San Giuseppe Jato del nuovo giardino della memoria in contrada Giambascio nel territorio di San Giuseppe Jato. Era presente anche il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani. Ieri a Carini altri tre dipendenti di una società che opera nel settore della termoidraulica sono stati denunciati perché sorpresi a appiccare il fuoco alla spazzatura nello spiazzale dell’impresa.
Nel trapanese scoperta discarica
I carabinieri della stazione di Erice, nel trapanese, hanno denunciato in queste ore anche due persone per il reato di abbandono di rifiuti in concorso in quanto ritenuti presunti responsabili di aver smaltito rifiuti pericolosi, e non, nel sottobosco nei pressi del cimitero comunale. La scoperta dei militari dell’Arma è stata fatta durante un normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio sulla strada provinciale1 Difali. Ad essere stati individuati in un’area boschiva all’arteria provinciale una grande quantità di rifiuti di vario genere, speciali e non, tra cui un monitor, Pc, valigie, vestiti, materiale di risulta, telefoni cellulari, materiale elettrico e altro ancora. Da qui sono stati sviluppati una serie di accertamenti finalizzati alla ricerca degli autori del reato. Da alcuni quaderni di scuola e da un dispositivo Gps per auto, fornito da una compagnia di assicurazione, i carabinieri risalivano ad una famiglia trapanese che contattavano, tramite i social network, convocandoli presso la stazione per i chiarimenti del caso.
Un’altra denuncia nei giorni scorsi
Una donna di 35 anni nei giorni scorsi è stata arrestata per combustione illecita di rifiuti dai carabinieri dopo essere stata sorpresa nel trapanese a bruciare diversi tipi di materiali nel trapanese. I militari, impegnati in un normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio, notando un’alta e consistente colonna di fumo nero, si sono precipitati sul posto per capire cosa stesse bruciando, anche per prevenire ulteriori incendi boschivi come accaduto pochi giorni addietro. A pochi passi dal fuoco, in un terreno sito in via Salemi, hanno accertato la presenza di una donna intenta a gestire le fiamme che venivano alimentate di tanto in tanto con materiale vario. Secondo gli inquirenti la donna in pochi minuti avrebbe dato fuoco non solo a legni e sterpaglie ma anche a diversi rifiuti in plastica.
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