Partirà nella seconda metà di gennaio il nuovo ambulatorio di dermatologia oncologica annesso al reparto di oncologia della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù.

Il nuovo servizio è stato illustrato ai medici di medicina generale nel corso di un incontro che si è tenuto all’ospedale Giglio. Al centro del nuovo servizio vi sarà lo studio, la prevenzione e la terapia per le malattie dermatologiche con particolare attenzione alle neoplasie cutanee.
“Con i conti in ordine – ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Giovanni Albano – apriamo per la Fondazione Giglio una seconda fase: quella della crescita. Si parte con l’ambulatorio di dermatologia, a febbraio con l’oculistica e quindi con investimenti per rinnovare il parco tecnologico e rendere questa Fondazione competitiva”.
“Cefalù si contraddistingue, come ha più volte evidenziato il direttore generale Vittorio Virgilio – ha detto il direttore sanitario Lorenzo Lupo – come centro di alta specialità in campo oncologico. Questo servizio incrementerà l’offerta sanitaria non solo per il territorio. In Fondazione – ha aggiunto Lorenzo Lupo – sono già presenti tutte le apparecchiature che ci consentiranno di iniziare le attività a gennaio 2017”.
Il laboratorio di dermatologia oncologica dispone di un videodermatoscopio digitale che utilizza un microscopio con telecamere a fibre ottiche collegato al computer con cui è possibile visualizzare in dettaglio le lesioni dermatologiche e la struttura dei nei. La cosiddetta “tecnica dell’epiluminiscenza che ha una precisione diagnostica stimata al 93 percento”.
Nello staff del Giglio entrerà a far parte la dottoressa Roberta Alaimo, specializzata in dermatologia oncologia, “giovane e qualificata professionista” ha sottolineato Lupo.
Il servizio si avvarrà, inoltre, della collaborazione dell’anatomo patologo e dermatologo Giulio Ferranti già responsabile del laboratorio di istopatologia cutanea (dermatologia) dell’Idi di Roma dove vi ha lavorato per circa trenta anni, sino al 2015.
“Un professionista di altissimo livello – ha evidenziato Albano – che trasferirà nella nostra struttura il know how acquisito in una carriera svolta in prima linea per la cura del melanoma della cute”.
Nel suo intervento Ferranti ha rivolto ” un invito alla prevenzione soprattutto in una regione come la Sicilia dove vi è una alta esposizione al sole. La prevenzione è fondamentale, ha rilevato. Il melanoma diventa già pericoloso quando supera 1 millimetro. Il vantaggio, rispetto agli altri tumori – ha concluso Ferranti – è che si può vedere e riconoscere”.