Scene da Far West urbano nel Palermitano. Una maxi rissa è esplosa forse a causa di una precedenza stradale “contestata”. La discussione fra due automobilisti finisce in uno scontro volontario tra due vetture. tutto documentato in un video. Un passante ha ripreso la scena. nel video si vede chiaramente i due automobilisti, un uomo e una donna, che prima discutono, poi scendono dall’auto e l’uomo inizia a colpire la vettura del ‘contendente’ poi aiutato anche dall’altro passeggero donna.

Di fatto i due, a bordo di una Fiat Cinquecento bianca, dopo essere scesi dal mezzo iniziano a prendere a calci e pugni l’auto dell’avversario. tutto sembra aver avuto origine da una precedenza ma non si conosce il motivo per il quale la discussione è degenerata.

La reazione

La reazione dell’occupante dell’auto presa a pugni non si farà attendere. L’uomo a bordo della grossa auto grigia metallizzata sale sulla propria vettura, parte a velocità e sperona la Fiat Cinquecento fino a salire sopra l’altra vettura con la propria.

Dopo aver colpito la cinquecento si da alla fuga inseguito dagli automobilisti della stessa Fiat Cinquecento. Evidente già dal video il danno proprio alla Cinquecento che mostra una consistente ammaccatura nella carrozzeria all’altezza del parafango.

Il blitz nella movida a Palermo

mentre a sferracavallo si consumavano queste scene, a palermo scattava l’ennesimo blitz contro la lama movida. Lavoratori in nero ed in alcuni casi persino clandestini. La scoperta fatta in tre esercizi commerciali della movida Palermitana che sono stati temporaneamente chiusi. I controlli portati avanti dai carabinieri del comando provinciale di Palermo insieme al personale del Nas, il nucleo antisofisticazione e sanità, e del Nil, il nucleo ispettorato del lavoro. Ad essere messo in campo l’ennesimo servizio coordinato di controllo alle attività commerciali nel centro cittadino, protagoniste della cosiddetta movida.

Le contestazioni

In particolare i militari della compagnia Piazza Verdi hanno denunciato i titolari di tre attività commerciali per aver utilizzato in nero dei lavoratori extracomunitari. Alcuni di loro erano persino clandestini. Non solo: gli esercenti hanno commesso delle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Infine non hanno previsto un’adeguata formazione e monitoraggio sanitario per i lavoratori dipendenti.

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