Sciopero dei lavoratori delle pulizie, dipendenti della Rekeep, che svolgono servizio presso l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo.
“Abbiamo chiesto aumento orario e riconoscimento delle indennità aeroportuali ma, ad oggi, l’azienda ha negato il dialogo” – afferma Mimma Calabrò Segretario Generale della Fisascat CISL Palermo Trapani. Sul piede di guerra anche la Cisal.
“Malgrado un primo periodo di trattativa con l’azienda che ha permesso di consolidare le ore dei dipendenti che, ormai da diversi anni, svolgono parecchie ore di supplementare, si è bloccata la trattativa, costringendoci ad attivare la procedura di raffreddamento prevista per i siti di pubblica utilità, giorno 14 Giugno lo sciopero di 4 ore per arrivare ad oggi, dove i lavoratori si fermeranno per l’intera giornata.”
“Auspichiamo la riapertura del dialogo – continuarla Calabrò – in quanto l’aeroporto Falcone Borsellino è in in una fase di crescita tale, in numero di passeggeri ed investimenti annunciati dalla l’ente che gestisce lo scalo, da non potersi permettere di lasciare ai margini questi dipendenti, risultando evidente che lo sviluppo passa anche attraverso il loro operato, vista la sempre maggiore richiesta servizi ai viaggiatori“.
“Certamente non ci fermeremo – conclude il Segretario – e continueremo a chiedere diritti ed equo trattamento per questi lavoratori”.
Per spiegare meglio quanto sta accadendo ai lavoratori, bisogna fare riferimento alla lettera che il sindacato Cisal Palermo ha inviato alla Gesap, all’amministratore delegato Gesap, al presidente del cda e al direttore generale della Gesap, avente per oggetto la “richiesta di revoca Appalto di pulizia e sanificazione alla azienda ditta Rekeep”.
Nella lettera si legge che la richiesta è motivata “per i seguenti gravi motivi” che vengono elencati.
Ecco cosa si legge nella missiva: “La azienda in oggetto da oramai diversi mesi ha generato un clima di pesanti intimidazioni e vessazioni al personale procurando danni seri a lavoratori e all’immagine stessa della Società appaltatrice Gesap.
Tra le “ perle “ di questo recente clima ricordiamo licenziamenti di Dirigenti Sindacali ( giudicati illegittimi persino dalla competente commissione dell’ispettorato del lavoro), lettere di contestazioni a dirigenti Sindacali prive di fondato motivo, vessazioni e intimidazioni nei confronti del personale, lavoro extraordinario giornalmente programmato, violazioni contrattuali e mancata revisione dei contratti del personale par time che ormai da anni eseguono prestazioni lavorative di lavoro a tempo pieno, un clima di odio che l’azienda continua a manifestare nei confronti dei lavoratori fin da inizio appalto che oggi il Sindacato tutto si trova a combattere con manifestazioni scioperi e strumenti legali.
Pertanto tenuto conto del protocollo di legalità sottoscritto in data 17 Aprile 2019 tra la Prefettura di Palermo e la Gesap che includeva il rispetto delle contrattazioni collettive per le aziende appaltanti (Art 3 lettera C intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale sottoscritta tra Prefettura e Gesap) , e considerato che l’Azienda Rekeep opera in regime di proroga da oltre 5 anni, chiediamo nell’immediato la revoca dell’appalto pulizie e sanificazione e che lo stesso venga svolto in auto produzione dalla Gesap utilizzando il personale storico di cui Gesap detiene elenco nominativo in attesa di bandire la gara e l’affidamento del servizio alla nuova ditta aggiudicataria che chiediamo garantisca la continuità lavorativa al personale ai sensi del vigente CCNL.
Nel rimanere in attesa di un cortese riscontro ci vediamo nostro malgrado costretti ad evidenziare che qualora non vi fosse una presa di posizione della società in indirizzo ci vedremo costretti a dare mandato ai nostri legali di verificare attraverso una richiesta di accesso agli atti le motivazioni per cui questa azienda continua a gestire un appalto in regime di proroga da oltre 5 anni senza essersi adoperata per predisporre un regolare bando di gara valutando ove ve ne siano eventuali profili di responsabilità della stessa GESAP”.
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