In Sicilia è di circa il 70-80% l’adesione alla protesta indetta dai gestori degli impianti contro il decreto trasparenza varato dal governo. Al momento solo una proiezione, precisa Faib Confesercenti Sicilia, la Federazione autonoma impianti benzinai. “I dati sono in continuo aggiornamento per cui in questo momento è difficile fare una stima precisa – dice Francesca Costa, presidente di Faib Confesercenti Sicilia – a esempio in alcune province, come a Messina, tra i nostri iscritti si registra un’adesione alla serrata del’80 per cento, mentre in altre è più bassa. Nelle prossime sarà possibile avere dei numeri più vicini al dato reale”.

La protesta

La protesta, cominciata alle 19 di ieri sera, è stato revocato e già da stasera le pompe riapriranno. “Come Faib abbiamo deciso di ridurre a un solo giorno la protesta per dare al governo una segnale di apertura – sottolinea – ma siamo ancora convinti che sia stato un grave errore reintrodurre le accise sul prezzo dei carburanti; da allora abbiamo registrato un calo del venduto pari al 25%. La nostra categoria è vessata da tutti, e da questo governo ci saremmo aspettati un attimo di tregua. Anche perchè in Sicilia nel nostro comparto gravitano circa 7 mila famiglie, tra gestori e dipendenti. Mi auguro che il nostro appello venga ascoltato e che il governo metta in campo una serie di iniziative, dal taglio delle accise al problema il dei costi per le transazioni elettroniche, per metterci in condizione di continuare a lavorare”.

Lo sciopero ridotto

Fegica e Figisc/Anisa hanno revocato il secondo giorno di sciopero dei benzinai, dopo che ieri Faib Confesercenti aveva già deciso in questo senso. In una nota diffusa al termine di un nuovo incontro al Mimit, le due organizzazioni dei gestori sottolineano tuttavia che restano molte criticità e che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. I distributori riapriranno quindi già da questa sera.

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