I sindacati hanno proclamato lo sciopero in Sicilia contro la liberalizzazione delle aperture nei giorni festivi. Secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali, la possibilità di aprire anche nei giorni festivi da parte delle attività commerciali ha sortito l’effetto di incidere negativamente sulla qualità della vita dei lavoratori e anche sulle condizioni di lavoro.

Indetto lo sciopero, ecco quando

Così i sindacati del settore commercio proclamano lo sciopero in Sicilia.“Stop alla liberalizzazione delle aperture nei festivi. La festa non si vende e non si svende”, con questo slogan i sindacati siciliani di Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato lo sciopero regionale del settore commercio e distribuzione cooperativa nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio prossimi.

Il diritto al riposo nei giorni festivi

In una nota le segreterie regionali guidate da Sandro Pagaria, Giusi Sferruzza e Marianna Flauto spiegano che la protesta mira a sostenere “il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore di poter conciliare esigenze di vita con esigenze lavorative garantendo loro anche il diritto del riposo nei giorni festivi delle prossime festività natalizie”.

Liberalizzazione ha peggiorato la vita dei lavoratori

Secondo i sindacati “la liberalizzazione delle aperture commerciali ha sortito l’effetto di incidere negativamente sulla qualità di vita delle lavoratrici e lavoratori peggiorandone anche le condizioni lavorative. Non vi sono evidenze sull’aumento dei consumi, ancor più in questo particolare momento storico segnato dalle tensioni geopolitiche che stanno incidendo fortemente sullo smisurato aumento dei prezzi e, conseguentemente, sul potere d’acquisto delle famiglie siciliane”.

Uno sciopero simile anche la scorsa estate

I sindacati a luglio hanno ricordato che “le norme contrattuali vigenti in materia, prevedono la facoltà per ogni lavoratrice e lavoratore del settore del commercio di decidere liberamente se prestare o meno la propria opera lavorativa nelle giornate festive” e aggiungono che “molteplici sentenze della Cassazione rafforzano il principio di libertà di adesione alla richiesta di prestazioni lavorative nelle giornate festive”.

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