Rimane teso il clima attorno alla vicenda sblocco pagamenti contributi per i disabili gravissimi. Dopo che il deputato del Pd Davide Faraone ha proclamato nei giorni scorsi lo sciopero della fame, ecco che arriva puntuale la risposta alla protesta del Governatore Nello Musumeci

“I decreti del presidente della Regione e quello interassessoriale ‘Famiglia-Salute’, a esso collegato, sono già pronti da settimane, senza bisogno che il senatore Faraone portasse avanti una protesta inutile – spiega -. Qualcuno lo informi che la Legge finanziaria regionale ha previsto una norma che disciplina la fase che precede l’entrata in vigore del decreto. Quindi siamo stati un po’ più previdenti e adeguati di quanto non sia accaduto nel passato. Il presidente della Regione non ha bisogno di ricevere ultimatum, perché sta lavorando per risolvere le tante iatture lasciate dal partito di Faraone e dal governo che lui ha sostenuto fino all’ultimo giorno”.

Una risposta all’indirizzo di Faraone che aveva detto:  “Il mio quinto giorno di sciopero della fame coincide con la scadenza dell’ultimatum di Razza. Ricordate? L’11 luglio l’assessore siciliano alla Sanità diceva che se entro 5 giorni le Asp non avessero regolarizzato i pagamenti degli arretrati ai disabili gravissimi, ciò avrebbe comportato l’avvio del procedimento di decadenza per i commissari. Ebbene, da stamattina il mio telefono squilla ininterrottamente. Mi chiamano da ogni parte della Sicilia, tantissimi sono coloro che ancora non hanno ricevuto nulla. L’ultimatum è servito a poco. E poi le Asp continuano a non chiamare gli aventi diritto che non hanno fatto le domande”.

“Siamo ancora nel caos – aveva detto – e il ritardo sta diventando insopportabile. E ricordo che stiamo parlando esclusivamente di arretrati, di soldi che migliaia di disabili e le loro famiglie aspettano da oltre sei mesi. Per il resto, del nuovo decreto del presidente della Regione, che deve regolamentare i successivi contributi per i disabili gravissimi, si sono perse le tracce. Né si ha notizia dei 40 milioni di euro per i disabili gravi”.

Ma Faraone controreplica alla risposta di Musumeci: “Musumeci firmi il decreto e non la butti in politica. Sto ponendo un tema di giustizia sociale e non in nome di un partito o di uno schieramento. Ho ripetuto in tutte le salse che le battaglie per i diritti degli ultimi non hanno colore politico”.

“Oltre diecimila disabili – aggiunge – aspettano da mesi un contributo che per legge dovrebbe arrivare ogni mese, la Regione e tutte le sue articolazioni in tema di assistenza e salute fanno acqua da tutte le parti, migliaia di famiglie combattono da mesi contro una burocrazia che ha trasformato un diritto in un torto e Musumeci che dice? Dice che i decreti, quelli che avrebbero dovuto già far partire i contributi di maggio, giugno e luglio sino a dicembre sono pronti. Sono pronti? E perché non li ha ancora firmati? Cosa aspetta? E’ talmente grave quello che sostiene Musumeci che probabilmente non se ne rende conto neppure lui”.
“Risulta poi davvero comico, se non fosse maledettamente tragico per migliaia di famiglie – continua Faraone – sentir dire al presidente della Regione che sono stati ‘un po’ più previdenti e adeguati del passato’ avendo previsto una norma in legge finanziaria che disciplina l’entrata in vigore del decreto. Se l’essere previdenti e adeguati significa far aspettare nove mesi chi ha l’urgenza quotidiana di ricevere il denaro per alzarsi dal letto, uscire ed essere assistito adeguatamente, allora forse sarebbe stato meglio essere imprudenti e inadeguati”.
“La mia iniziativa di dialogo nonviolento – conclude Faraone – sarà inutile per lui, sono convinto che, conoscendo le storie di tanti disabili, storie vere di chi soffre e non le storielle di chi fa propaganda, riuscirà a ristabilire un diritto negato. Ed è solo questo quello che importa. Comunque, alle 19 spiegherò bene quello che sta accadendo in una diretta Facebook. Vi aspetto”.

Una protesta che anzi accoglie nuove voci come quella di Donatella Corleo dei Radicali anche lei in sciopero della fame a partire dalla mezzanotte di oggi: “In sostegno all’iniziativa non violenta del senatore Davide Faraone, in digiuno da 5 giorni per l’erogazione dei fondi per tutti i disabili in Sicilia, dalla mezzanotte di oggi, e al momento sicuramente per tre, comincerò uno sciopero della fame (metodo radicale di dialogo nonviolento rivolto alla figura istituzionale interessata, nel caso, l’assessore regionale alla sanità), con la speranza e la determinazione che tutti i disabili possano accedere ai fondi loro dovuti. Mi auguro che in tanti, a cominciare dai familiari delle persone disabili, facciamo proprio lo strumento del dialogo nonviolento supportando l’iniziativa in corso”