“L’onorevole Fava dichiara di aver votato contro le nomine degli Iacp per ragioni meramente politiche. Cioè: le nomine erano legittime e quindi il parere sulla regolarità non poteva che essere favorevole, ma lui, al pari degli altri deputati, ha compiuto un atto politico in contrasto con il regolamento. Con l’aggravante di aver dimenticato che quando il governo Musumeci ha proposto di istituire un’Agenzia per la Casa è stata l’opposizione a votare contro e tenere invita quegli Istituti che oggi vogliono mantenere commissariati. Tuttavia, poiché la votazione, come ha candidamente affermato Fava, è contraria al regolamento, perché adottata a fronte di profili di legittimità sostanziale nel procedimento di nomina, mi auguro che il presidente dell’Ars voglia annullare il voto della Commissione”.
E’ un attacco senza precedenti quello dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone che ha la delega anche agli istituti Autonomi Case Popolari.
La commissione Affari istituzionali dell’Ars ieri ha, infatti, bocciato le nomine dei presidenti degli Istituti case popolari (Iacp) fatte dal governo Musumeci. Via libera, invece, a maggioranza, ai componenti indicati dalla giunta nel Consiglio di giustizia amministrativa (Cga).
Lo scontro è proprio sulle motivazioni della bocciatura. La Commissione Affari istituzionali ha il compito di verificare che le nomine fatte dal Governo siano regolari, conferibili e legittime ed in passato ha bloccato, ad esempio, due componenti su tre del CdA di Riscossione Sicilia, nomine che vennero ‘sostituite’. Ma la motivazione era legata agli incarichi ricoperti dai nominatio, ritenuti incompatibili con l’incarico assegnato.
Questa volta la scelta sarebbe di natura prettamente politica e la ‘candida’ confessione di Fava avrebbe dato il via alla reazione di falcone consentendo questa richiesta inusuale.
“Sulle nomine negli Iacp ancora una volta le opposizioni al governo Musumeci agiscono solo per mandare a carte quarantotto ogni tentativo di buona amministrazione – dice dall’Udc Eleonora Lo Curto -. E’ evidente che i parlamentari di Pd e Cinquestelle preferiscano la stagione dei commissariamenti piuttosto che quella del rilancio e del risanamento di questi Istituti. Oggi hanno voluto usare ancora i toni mistificatori per bocciare le nomine del governo Musumeci”.
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