Scritte no vax alla Fiera del Mediterraneo dove si trova l’hub vaccinale e alla sede dell’ordine dei giornalisti in via Bernini. “Censura, nazismo” le scritte rosse che campeggiano sui muri. Le indagini su queste nuove scritte sono condotte dagli agenti della Digos. Nei giorni scorsi scritte simili sono state trovate davanti alla sede dell’ordine dei medici di Palermo.

Cosa è stato scritto

Le mura sono state imbrattate con della vernice spray rossa. In particolare all’esterno della sede dell’ordine dei giornalisti sono comparse frasi con alcuni simboli, si fa riferimento ad “Agenzia 2030” e anche messaggi espliciti contro chi si è vaccinato: “I vax uccidono complici di genocidio”. Attacchi anche ai giornalisti: “Stampa nazista servi del wef-nwo”.

Scritte no vax sede Odg Sicilia, Figec: “Nessun condizionamento”

“Gli atti di vandalismo, intimidazione e violenza non solo non condizioneranno il lavoro dei giornalisti, ma rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire nel solco di un’informazione libera, corretta e plurale”. Così Giulio Francese, Santino Franchina, Orazio Raffa, Attilio Raimondi, Daniele Ditta, Roberto Immesi, Graziella Lombardo e Viviana Sammito, consiglieri nazionali siciliani della Figec (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), commentano le scritte riconducibili a gruppi “No vax” apparse sui muri della sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in via Bernini, a Palermo. I consiglieri siciliani della Figec, sindacato aderente alla Cisal, auspicando che “sia fatta piena luce sull’accaduto e che gli autori di tale gesto siano individuati in tempi rapidi dalle forze dell’ordine”, sono “certi che tutta la stampa siciliana, e non solo, continuerà a lavorare con scrupolo e puntualità per fornire un servizio essenziale per i cittadini come l’informazione”.

La solidarietà dell’unione giuristi

“Solidarietà convinta e assoluta a Ordine dei medici, sanitari impegnati in prima linea nella lotta al Covid19 e giornalisti impegnati nella corretta informazione”. La esprime il delegato regionale siciliano dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, Michele Cimino, commentando il proliferare di scritte no vax realizzate a ridosso degli ordini professionali e dei siti operativi dell’emergenza Covid19 a Palermo.

“Si tratta di parole sconcertanti e preoccupanti – aggiunge Cimino – e non soltanto di atti palesemente vandalici. Occorre isolare questi facinorosi che esprimono il dissenso in questo modo incivile e sostenere i professionisti che operano per il bene comune”

Ordine dei medici colpito due volte

Qualche giorno fa queste scritte sono comparse nella sede dell’ordine dei Medici che già tre mesi prima era stato preso di mira. E’ accaduto nell’immobile di via padre Rosario da Partanna a Palermo. Scritte contro i vertici dell’ordine che sarebbero stati definiti “soci occulti della grande finanza internazionale”. Nel muro campeggiava la scritta: “Toti Amato (presidente dell’ordine dei medici, ndr) boia nazista servo dell’Nwo”.

Tre mesi prima

A giugno la sede era stata invasa da “W” cerchiate, e poi scritte come “Medici pro vax psicopatici nazisti”, “Servi di un governo nazista”. “Sono cose inaccettabili che fanno solo male – aveva commentato Toti Amato, presidente dell’ordine dei medici di Palermo -. Evidentemente chi scrive questi messaggi non cerca e non vuole un dibattito costruttivo sulle scienza e sul progresso medico”.

Numerosi casi a Palermo

Non è la prima volta che a Palermo spuntano scritte contro i vaccini e i medici. Creò molto scalpore il ritrovamento di una scritta no vax  nelle vicinanze di un istituto scolastico di Borgo Molara, a Palermo, in piena ondata Covid. “I vax uccidono, salvate i bambini”. È la scritta a caratteri cubitali che campeggiava lungo un muro di cinta adiacente al plesso “Andrea Sole” della scuola dell’istituto comprensivo “Giuseppe Scelsa”. Scritte no vax anche alla direzione didattica “Raciti” in via Tindari a Palermo dove l’Asp aveva ripreso le attività di vaccinazioni nelle scuole. Una scritta rossa “i bambini non si toccano” era stata trovata davanti all’ingresso del plesso scolastico.

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