• La Sicilia vuole riportare tutti gli studenti in presenza dal 16 settembre
  • Obiettivo è spingere le vaccinazioni per la maggioranza dei docenti
  • L’uso della mascherina continuerà a caratterizzare la vita all’interno delle classi
  • Spunta l’ipotesi Green pass per entrare a scuola

Il Governo regionale pensa a riportare tutti gli studenti in classe nel primo giorno di scuola previsto dal calendario. Già dal 16 settembre la Regione, infatti, vorrebbe vedere i ragazzi che seguono le lezioni in classe e consentire una anno scolastico più sereno rispetto a quello appena trascorso, un anno travagliato, caratterizzato da continue aperture e chiusure, tamponi, didattica a distanza e proteste d’insegnanti e studenti.

L’obiettivo

Ora obiettivo è riportare tutti gli alunni in classe già dal primo giorno di scuola. Un’impresa ardua visto che sarà necessario spingere quanti più insegnanti e studenti a vaccinarsi. Come se non bastasse, per riuscire nell’intento, la Regione dovrà anche imporre l’uso della mascherina all’interno delle aule scolastiche più piccole e affollate. C’è già una circolare già scritta che i direttori scolastici e i nove prefetti dell’isola riceveranno entro la settimana.

Le direttive del ministero dell’Istruzione

Intanto gli uffici regionali la scorsa settimana hanno ricevuto il documento che contiene le direttive del ministero dell’Istruzione e del Comitato tecnico scientifico nazionale. Sulla base di queste regole bisogna redigere le linee guida del nuovo anno scolastico da indirizzare ai dirigenti scolastici. Obiettivo è spingere ancora sulla campagna vaccinale nei confronti dei docenti ed evitare così che si possano venire a creare le condizioni di tornare ancora una volta alla didattica a distanza.

Dire addio alla dad ma a che prezzo?

L’obiettivo dichiarato è riportare tutti gli alunni in classe da subito a inizio anno scolastico. Si può fare ma è necessario che aumenti la percentuale di professori vaccinati. Oggi siamo intorno al 65% e dobbiamo arrivare a una quota di sicurezza che il ministero ha individuato in almeno il 75%. Ma su queste cifre non ci sono certezze, solo stime e per questo si stanno incrociando i dati per creare una sorta di ‘anagrafe’ dei vaccinati. Non nominale ma numerica. E nel frattempo è molto concreta l’ipotesi di mascherine in classe. Una soluzione abbastanza complessa per spazi angusti e temperature di settembre