Il flop di SeeSicily, il piano della Regione post pandemia che doveva risollevare le condizioni economiche dell’industria turistica siciliana, è stato un mezzo fallimento. Mentre il Dipartimento del Turismo chiede indietro le somme alle strutture alberghiere per quanto riguarda i soggiorni rimasti invenduti, il Movimento 5 Stelle all’Ars annuncia un esposto alla Corte dei Conti e lo fa nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina.

Il flop del SeeSicily

Il progetto con cui il precedente governo della Regione siciliana voleva attrarre visitatori e ristorare le imprese ricettive colpite economicamente dall’emergenza Covid sembra non essere riuscito del tutto, nonostante l’assessore Amata abbia sviscerato dati positivi per l’isola riguardo agli arrivi dei flussi turistici nel post-Covid, un fatto quasi naturale dopo lo stop ai viaggi durante il lockdown. “Stiamo parlando,” ha detto Luigi Sunseri a margine della conferenza stampa, “di circa 75 milioni di euro destinati al turismo che dovevano servire a far arrivare più italiani e stranieri nella nostra regione; invece, i voucher utilizzati per il pernottamento hanno percentuali ridicole, del 13-14%, mentre gran parte delle risorse sono state spese solamente per la comunicazione. Una campagna pubblicitaria costata milioni e milioni di euro che non è servita allo scopo per cui è stata immaginata”.

“Caso più grande di quello di Cannes”

Il Movimento 5 Stelle annuncia battaglia in conferenza stampa. Il gruppo parlamentare dei Grillini, infatti, ha preparato un dossier sulla vicenda relativa al flop dell’intervento SeeSicily, annunciando di passare le carte alla Corte dei Conti e chiedendo la rimozione dell’assessorato a Fratelli d’Italia dopo il caso Cannes; dicono i Pantastellati, si apre un caso ancora più grande. Per il M5S, si tratta di un “fallimento totale della procedura” che avrà risvolti anche giudiziari.

Cosa contesta l’Audit

Sunseri evidenzia “violazioni commesse nelle procedure, nel codice degli appalti, mancanza di trasparenza, assenza totale di un piano di comunicazione e tutta una serie di criticità che sono state sollevate dall’Audit (l’ente che sottopone a controllo le procedure). Sunseri si sofferma su “evidenti violazioni del codice degli appalti: sono state assegnate delle risorse senza le procedure previste dal codice e poi, come se non bastasse, una assenza di comunicazione, quindi le risorse sono state destinate a destra e sinistra senza sapere nemmeno quali potessero essere i ritorni su questa vicenda”.

Le carte alla Corte dei conti

Saranno i magistrati contabili ad analizzare quanto denunciato dal gruppo del M5S all’Ars. “Porteremo le carte alla sezione di controllo della Corte dei conti”, aggiunge Sunseri, che pone l’accento anche su una presunta “gestione militare dell’assessorato al turismo, fallimentare, con una serie di misure che non potevano essere messe in atto”. Ora la palla passa al presidente della Regione: “Schifani ha preso delle decisioni importanti anche nei confronti dell’assessorato, rimuovendo l’assessore e spostandolo in un altro assessorato, ma lasciando comunque Fratelli d’Italia all’interno dell’Assessorato del turismo. Si tratta di una vicenda ancora più grande rispetto a quella di Cannes e che con molta probabilità avrà ulteriori sviluppi”. E Di Paola aggiunge, “Schifani rischia di non essere più arbitro di questa partita. Se non cambia diventa complice”.

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