• Dai dati Bankitalia sempre meno dipendenti e agenzie in Sicilia
  • L’allarme della Uil Sicilia, così si favorisce l’usura
  • Trend negativo è al momento irreversibile

“Nell’arco di un anno, confrontando il 2020 con il 2019, in Sicilia lavorano 502 bancari in meno e 54 agenzie sono sparite dai territori. Dati ancora peggiori rispetto a quelli del 2019 rispetto al 2018″. Commenta cosìi dati elaborati da bankitalia Gino Sammarco, responsabile economia e finanza della Uil Sicilia.

Lavoratori da 282.129 a 275.224

“La funzione sociale delle banche ai tempi del Coronavirus è confermata in tutta la sua rilevanza: le banche sono fondamentali per supportare cittadini, lavoratori e aziende al fine di favorire al più presto la ripresa della nostra economia. Il sistema bancario svolge un ruolo prioritario al servizio del Paese, delle famiglie e del territorio. Tutto ciò dovrebbe far riflettere i banchieri, la politica e le istituzioni, perché l’assenza delle banche ha portato a una desertificazione del credito in Sicilia rischiando d’indurre la clientela a rivolgersi a finanziarie di dubbia serietà o addirittura agli usurai”. Lo ha detto il rappresentate sindacale, commentando i dati elaborati dal Servizio Studi della Banca d’Italia. In Italia i lavoratori bancari passano da 282.129 a 275.224 con una flessione di 6.905 unità.

Emorragia di posti di lavoro

Nei dati estrapolati dal bollettino della Banca d’Italia è tangibile l’emorragia di posti di lavoro. Al 31 dicembre 2020 i bancari in Sicilia sono 9.534 mentre nello stesso periodo dell’anno precedente erano 10.036. In particolare, i numeri sono in flessione in tutte le province siciliane: meno 67 bancari a Palermo, meno 203 a Catania, meno 47 a Messina, meno 55 a Trapani, meno 57 ad Agrigento, meno 23 a Caltanissetta, meno 13 a Enna, meno 8 a Ragusa, meno 29 a Siracusa. Le agenzie bancarie invece sono passate da 1.228 del 2019 a 1.174 del 2020.

Tagliati posti di lavoro e sportelli

“Questo trend negativo è al momento irreversibile – continua Sammarco – e conferma che l’investimento nel digitale ha dato benefici soltanto ai bilanci delle banche, ma non ai territori, soprattutto quelli meno sviluppati. Sono stati tagliati drasticamente posti di lavoro e sportelli con conseguenze rilevanti per le famiglie e le piccole e medie imprese, lasciando in Sicilia un centinaio di comuni privi di agenzie bancarie.”

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