Sui treni a lunga percorrenza ancora insufficienti, “pretenderemo che anche i treni Intercity da e per la Sicilia rientrino nel piano di investimenti dedicato all’up-grading del materiale rotabile e all’attivazione di servizi aggiuntivi a bordo treno. Da anni sosteniamo inoltre – ha aggiunto Benigno  – che per l’attraversamento dello Stretto vada predisposto un piano di ammodernamento della flotta navale utilizzata, ormai vetusta e secondo le recenti disposizioni non idonea alla permanenza dei viaggiatori a bordo treno durante la traversata (solo la NT Messina in deroga)”.

Sul fronte del quadro delle infrastrutture ferroviarie a preoccupare la Fit Cisl è la staticità dei cantieri presenti nell’Isola con forti ritardi sui tempi di consegna. In attesa del completamento del raddoppio Fiumetorto – Ogliastrillo e del potenziamento Palermo – Agrigento, risulta ancora sospesa da febbraio 2013 la linea Palermo -Trapani via Milo, per gravi carenze infrastrutturali, gli interventi sono ancora fermi alla fase di progettazione preliminare. La Fit punta il dito anche sull’assenza di prospettive per la riattivazione della Caltagirone – Gela chiusa da maggio 2011. Pesa poi la mancanza di certezze per opere strategiche quale il raddoppio della tratta Giampilieri – Fiumefreddo e il nodo di Catania. “Aspettiamo inoltre l’inizio dell’avvio dei cantieri sulla Catania-Palermo nella tratta Bicocca – Catenanuova” ha detto Benigno.

La Fit sollecita cosi un Accordo di programma quadro tra Regione siciliana e RFI per l’attuazione dei programmi di investimento e di adeguamento della rete ferroviaria regionale all’offerta commerciale di Trenitalia derivante dal contratto di servizio.