Sul Tpl, “l’assetto complessivo della nuova rete deve essere necessariamente approfondito in un apposito strumento di pianificazione e programmazione regionale che entri con precisazione nel dettaglio come sul tema dei servizi minimi, che dovranno essere garantiti alla collettività da parte della Regione”.  “L’Ast – ha affermato Benigno  – non può ridiventare un carrozzone politico. Noi chiederemo una commissione di inchiesta che vigili sull’espletamento delle gare, sull’acquisto dei mezzi e soprattutto sull’utilizzo delle officine specialmente nella zona aretusea e al Presidente Massimo Finocchiaro, di guardare con attenzione e vigilare su quello che accade negli uffici dell’Ast, noi siamo pronti e disponibili ad essere ascoltati dalla Procura della Repubblica”. Tiene sempre banco la vertenza rifiuti in Sicilia.  “Serve subito un nuovo piano regionale dei rifiuti, da tempo sollecitiamo inoltre un tavolo di crisi permanente con istituzioni regionali, Anci e parti sociali, per programmare gli impianti individuando le risorse da utilizzare e procedere alla realizzazione dell’infrastrutturazione. Contestualmente, stabilire con certezza le modalità applicative della Legge 9 sul transito del personale, evitando così la frammentazione e la confusione causata dalla legge 3 del 2013 sugli Aro, voluta dal governo regionale.  La figura di un commissario appare quanto mai necessaria.”. Finora, infatti, le uniche società di regolamentazione dei rifiuti ad avere avviato il passaggio dei lavoratori sono state la Kalat di Caltagirone, in parte la Srr Trapani Provincia Sud, in parte la Srr Messina Area Metropolitana ed in parte la Srr Palermo Provincia Est.

Un passaggio poi sulle principali infrastrutture stradali siciliane sia gestite da Anas sia dal Cas. Gli assi autostradali più importanti cioè la Palermo-Catania e la Palermo-Mazara e la sua diramazione per Trapani sono state realizzate negli anni 70 (prima metà), lamenta il sindacato dei Trasporti della Cisl, così risultano insufficienti rispetto al traffico quotidiano. “I due assi autostradali necessitano della programmazione di un importante piano di manutenzione straordinaria per garantirne efficienza e sicurezza; solo di recente sembra che Anas, cosi come abbiamo sollecitato più volte, abbia messo in campo un il piano con particolare attenzione alla Palermo-Catania. E’ fondamentale una accelerazione della spesa per i piani in corso e la redazione di un piano di manutenzione 2018-2021 che possa portare fare un salto di qualità alle arterie siciliane”. . La Fit ha poi ribadito la necessità che si rilancino subito i porti dell’Isola per il loro ruolo strategico fondamentale e gli aeroporti, “Sui porti, occorre una volontà politica di rilancio, ci vuole il coraggio di dividere le competenze”. Per gli aeroporti, “siamo pronti ad accettare tutte le sfide per il rilancio a partire da una sinergia fra Trapani e Palermo, fra Catania e Comiso e soprattutto, come si sviluppa il lavoro negli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa. L’importante è non parlare di Cattedrali nel deserto e soprattutto non parlare di costruire nuovi aeroporti che non servono a niente”.  Il segretario Cisl Sicilia Mimmo Milazzo è intervenuto sul  progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.